Ryanair ha deciso: sì a Malpensa

Il colosso irlandese del low cost formalizzerà martedì la rivoluzione in brughiera. Primi decolli con uno o due aerei. Si arriverà a Londra, Parigi, in Spagna e in Sicilia

Piano aeroporti pronto al decollo, dopo il via libera del Consiglio dei ministri. Manca soltanto la firma del Quirinale per il varo del decreto del presidente della Repubblica che fornirà la cornice allo sviluppo del sistema aeroportuale. Malpensa ha il ruolo di “gate intercontinentale”(come Venezia). E intanto Ryanair scalda i motori, pronta a sbarcare ad ottobre al Terminal 1 con un aereo, forse due, basato a Malpensa e tre o quattro destinazioni possibili: Parigi, Londra, una spagnola che potrebbe essere Madrid e, si dice, Comiso. Mercoledì 2 settembre, è prevista una conferenza stampa congiunta Sea – Ryanair all’Excelsior Hotel Gallia di Milano, in piazza Duca D’Aosta.

Lo preannuncia la compagnia aerea low cost irlandese che sarà all’appuntamento con David O’Brien, Chief Commercial Officer; Niall O’Connor, Director of route development e John Alborante, Sales & Mktg manager Italy di Ryanair. Al settimo piano dalla Sala La Cupola, saranno annunciate «importanti novità», si legge nell’invito. Per Sea, il Coo Giulio De Metrio e Andrea Tucci, direttore aviation del Gruppo Sea. Non ci sarà il presidente Pietro Modiano, la cui assenza suona un po’

strana. Nel gioco a scacchi della presenza dei vettori aerei negli aeroporti di tutta Europa (e anche oltre), ci sarà da capire quale ruolo vorrà occupare a Malpensa la low cost d’Irlanda, concorrente di easyJet che a Malpensa possiede l’esclusiva dell’intero terminal 2 e ha ben 18 aerei basati in loco (che diventeranno 21 nel 2016), pronti a partire ogni giorno alle prime ore del mattino e a rientrare a notte inoltrata. Di certo la conferenza stampa del 2 settembre ufficializzerà i rapporti tra il gestore aeroportuale degli scali di Milano e Ryanair, vettore di riferimento di Orio al Serio che realizza la quasi totalità del traffico aeroportuale di Bergamo. E che, per espandersi in Italia, non può non guardare a Malpensa.

Lo stesso studio per una fusione tra Sea, gestore di Malpensa e Linate e Sacbo, società che si occupa di Orio al Serio (affidato al rettore dell’Università di Bergamo Stefano Paleari), potrebbe favorire indirettamente, nel caso di un’integrazione tra le due società, lo sbarco di Ryanair al T1. Uno sbarco che, in futuro, sarebbe utile a portare passeggeri a Malpensa per farli poi salire, da qui, su un altro aereo con destinazione il mondo. La partita è appena cominciata. E la presenza del colosso easyJet, cliente importante che ha sostenuto Malpensa nel periodo di crisi più dura, non è un fattore trascurabile per il management di Sea. Intanto il piano aeroporti del Governo elenca 12 scali strategici e tre intercontinentali, con Fiumicino confermato numero uno.È lo scalo di Roma il “primario hub internazionale”, mentre Malpensa (con Venezia) rientra tra i tre scali con il ruolo di “gate intercontinentali”. Il provvedimento, ha spiegato Palazzo Chigi, è finalizzato allo sviluppo del settore all’interno di una governance che contemperi le esigenze della domanda di traffico nazionale e internazionale con quelle di sviluppo dei territori, di potenziamento delle infrastrutture necessarie, di utilizzo proficuo delle risorse pubbliche impiegate e di efficientamento dei servizi di navigazione aerea e degli altri servizi resi in ambito aeroportuale.Sono stati individuati 10 bacini di traffico omogeneo per 38 aeroporti di interesse nazionale. Per il Nord Ovest: Malpensa, Linate, Torino Caselle, Bergamo, Brescia, Genova e Cuneo. In questo gruppo, quelli che rivestono una particolare rilevanza strategica sono Malpensa e Torino.