Luca Chiaravalli, bis da record Il trionfo di Chiara made in Gallarate

Gallarate E adesso sì, chiamatelo uomo dei record. E non di certo per la sua statura che lo fa svettare su chiunque gli stia intorno. Luca Chiaravalli da venerdì sera è, a suo modo, il re di X Factor. Da quando Alessandro Cattellan ha proclamato Chiara Galiazzo vincitrice della sesta edizione italiana del talent show. È firmato dall’autore gallaratese, infatti, il pezzo inedito “Due respiri” che ha portato la straordinaria padovana prestata alla finanza a conquistarsi il contratto da 300 mila euro messo in palio dalla Sony.

/>Ma il record spetta a Chiaravalli. Innanzitutto perché non esiste autore in tutte le 40 (sì, quaranta) edizioni di X Factor nel mondo ad aver portato due inediti a propria firma in finale. E ancora, solo lui nel mondo (insieme a Saverio Grandi) è riuscito a vincere due volte il talent show. Il gallaratese bissa infatti il successo del 2009 con “Impossibile” di Matteo Becucci; Grandi vinse la terza edizione con “Dove si vola” di Marco Mengoni. E guarda caso, i due sono coautori con Eros Ramazzotti del brano di Chiara. Il giorno dopo la finalissima il maestro è «felice, felicissimo. Sono conferme importanti per un addetto ai lavori, ti fa capire che forse il tuo lavoro oscuro non è poi così vano».
Doppio podio che poteva essere più prestigioso, se quel bronzo fosse stato un argento.
Sa che ci ho creduto veramente nel colpaccio? Scherzo. Sono molto felice anche per Davide e per avergli regalato la mia “100.000 parole d’amore”. Un terzo posto a X Factor per uno come lui che fino a due mesi fa aggiustava caldaie è comunque tanta roba.
Si spengono i riflettori e cosa resta?
Restano le emozioni, restano le canzoni e ovviamente resta Chiara. Adesso tocca a lei.
Firmerà anche i suoi nuovi pezzi?
Mi piacerebbe, ma non sono di certo l’unico che smania dalla voglia di scrivere per lei. Morgan l’altra sera abbracciandomi dopo la vittoria mi ha confidato di voler fare qualcosa insieme per l’album di Chiara. Stiamo a vedere.
Ma ce la vede questa ragazza così scanzonata in un mondo spietato come quello dello show business?
Perché no? La sua genuinità è la sua forza. Al pubblico non si mente: la gente ha capito che è tutto vero, e l’ha premiata. Mi ricorda molto proprio il primo Eros Ramazzotti, il ragazzo «nato ai bordi di periferia» che lasciò tutti a bocca aperta. Io di lei mi sono innamorato a prima vista, nel senso che è una persona con la quale stai bene da subito.
Come ha vissuto il momento della proclamazione? In fondo è una vittoria anche per lei.
A dire il vero io sono stato il primo a sapere che aveva vinto Chiara. Ho seguito la puntata dalla sala regia audio e lì il nome del vincitore è arrivato appena completati i conteggi del televoto. Sono quindi corso nella parte del teatro dove c’erano i rappresentanti della Sony. E lì…è scoppiato il macello. Anzi, avrei voluto correre sul palco ad abbracciare Chiara ma ci credete che non sono riuscito? Sarò stato braccato da cento persone.
A questo punto ci svela come è nato l’inedito di Chiara?
“Due respiri” nasce dal riff di piano che sentite in apertura del pezzo, frutto di un lampo di genio notturno di Eros. L’ha quindi girato a me e Saverio Grandi che nel giro di un pomeriggio nel mio studio di Gallarate abbiamo buttato giù il pezzo più o meno come lo sentite adesso. Eros l’ha poi perfezionato e la pennellata finale l’ha data Chiara, intervenendo sulla seconda strofa del testo.
Quindi è un pezzo nato proprio per la padovana?
Ramazzotti ne è rimasto folgorato fin dalla prima puntata. L’ha vista e ha detto “Questa va fortissimo”. Da lì è partito tutto.
Cosa prevede succederà ai ragazzi fuori da X Factor?
Bella domanda. L’ideale sarebbe farli uscire con un disco già bello e pronto, in modo tale da cavalcare appieno l’onda d’urto della trasmissione. Purtroppo ci sono dei tempi tecnici dai quali non si può prescindere. Ma credo che ognuno di loro abbia qualcosa da dire. E poi nel mondo della musica ne ho viste di cose…
Cosa pensa di Ics?
Lui è quello atteso dal banco di prova più difficile. Il mondo del rap non è così accogliente come quello, per dire, del pop. È un animale da palcoscenico, da musical forse. Vedremo.
E Davide, l’altro suo pupillo?
Davide ha avuto la fortuna di incontrare quel mostro sacro di Paola Folli, che nel giro di una manciata di settimane ha fatto di lui un vero cantante. Può giocarsi le sue carte, in pochi avrebbero scommesso sul suo approdo in finale. E invece.
E Luca Chiaravalli, invece, spenti i riflettori cosa fa?
Mi rilasso, quindi scrivo. Ho proprio voglia di comporre, senza pensare a niente. Tornerò a lavorare con il mio amico fraterno Francesco Renga, che sta pensando al disco nuovo. Continuo con Eros e ovviamente aspetto anche Chiara.
Pensi, io la immaginavo prossimo a sedersi alla destra di Simon Cowell.
Ma per favore! Però quel che è vero è vero, e questo doppio successo me lo tengo ben stretto. Se punto al tris? Perché no, mai dire mai. Del resto, gliel’ho detto: ho visto cose…
Federica Artina

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