Undicimila famiglie-paperone più ricche di mezzo sud Italia

VARESE A Varese il tre per cento dei nuclei familiari “pesa” in termini di ricchezza quanto tre regioni: Molise, Abruzzo e Calabria. Stando all’analisi svolta da Prometeia, a Varese 11 mila famiglie controllano un patrimonio finanziario pari a 18 mliardi di euro: l’analisi prende in considerazione azioni, conti e titoli. Esclude invece il patrimonio relativo ai beni immobili, le cifre, in questo caso, sarebbero destinate a salire.
Secondo Prometeia 18 miliardi di euro rappresenta la somma della ricchezza di tutte le famiglie benestanti di Molise,

Abruzzo e Calabria: l’indagine prende in considerazione nuclei familiari con un capitale finanziario che parte dai 500 mila euro a salire.
E Varese è in linea con i dati nazionali: in provincia sono registrati 372 mila nuclei familiari, le undicimila famiglie superpaperone rappresentano il tre per cento del tessuto sociale provinciale. Il dato è pari a quello registrato a livello nazionale: l’indagine rivela che il 3% delle famiglie italiane si spartisce circa un quarto di tutto il patrimonio finanziario nazionale. I capitali, quindi, in provincia ci sono. Eppure i dati relativi all’economia del territorio sono devastanti: il tasso di disoccupazione è passato dal più 5,5% del 2010 al più 8,5% segnato al termine del 2012: ciò significa che 36mila varesotti sono alla disperata ricerca di un impiego. Secondo i dati raccolti dall’osservatorio dell’economia varesina a fine 2012 il numero dei contratti di lavoro faceva segnare al saldo un pauroso – 7.548.
«Il punto è che queste grandi famiglie hanno smesso di investire sul territorio – commenta Antonio Albrizio, segretario provinciale Uil – Questi immensi capitali finanziari, parliamo di 18 miliardi di euro, vengono certamente dal lavoro di queste famiglie ma sono anche frutto delle possibilità offerte dal territorio».
«Non dobbiamo generalizzare ma oggi in molti, anzi in troppi, impauriti dalla situazione nazionale ed internazionle, si sono messi con le mani incrociate dietro alla schiena a guardare».

Il servizio completo sul giornale in edicola martedì 2 aprile

s.bartolini

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