Mio figlio di 10 anni in bici con le rotelle. E tu, “grande” papà, sei molto più piccolo di lui

Ieri nella casella messaggi della nostra pagina Facebook abbiamo ricevuto lo sfogo di questa “mamma molto amareggiata” che ci ha colpito. E che abbiamo deciso di condividere con voi

Caro papà che questa mattina verso le 11 pedalavi con tuo figlio sulla ciclabile del lago, tratta Buguggiate-Bodio e non hai esitato a dire forte a nostro figlio: «Così grande ancora con le rotelle» facendo sicuramente sentire molto in gamba il tuo bambino, vorrei dirti una cosa…e mi dispiace molto non avere avuto la prontezza di rispondere al volo: «Tu così grande e ancora non sai pensare prima di aprire bocca».

Ci sono bambini “diversi”, che per mille motivi (il nostro si chiama autismo),non riescono a svolgere normali attività e le rifiutano a priori per paura di fallire e essere derisi . Ci abbiamo messo dieci anni per infondergli la stima necessaria per indurlo a provarci e a farcela, oggi era la sua prima uscita in bici ed era orgoglioso di se stesso e noi di lui. La sua risposta è stata molto più saggia della tristezza che ho provato io: «Mamma lui non poteva sapere che è la mia prima volta».

A te e a tutte le persone che giudicano e deridono senza sapere auguro di non dover vivere mai attendendo ogni piccola gioia ma soprattutto auguro di imparare un po’ di umanità che non guasta mai, perché con una frase puoi distruggere un sogno.

Cara mamma amareggiata, il tuo sfogo ha colpito me, mamma come te, e tutti noi. Perciò abbiamo deciso di pubblicare: perché le parole del tuo fantastico bimbo siano da insegnamento a tutti noi e soprattutto a tutti quei genitori convinti di partecipare perennemente alla gara del figlio “più”. E, ahimè, sono davvero tanti.