«Ad Arezzo troveremo l’inferno»

Andrea Pisani fino a qualche mese fa vestiva la maglia dei toscani: lui sa cosa aspetta la sua Pro. «Noi non siamo nelle condizioni di fare altri regali agli avversari. Vogliamo salvarci? Vinciamo»

Andrea Pisani è uno dei tre ex aretini che vestono biancoblù. La compagnia si compone di Matteo Serafini e Alain Baclet. A differenza dei due, il padovano è però un ex ancora “caldo” per aver vestito la maglia amaranto dell’Arezzo fino a meno di due mesi fa. È arrivato alla Pro lunedì 3 febbraio a pochissimi minuti dal gong del mercato invernale del calcio. Per tutta la giornata Pisani era dato per sicuro a Busto, ma solo nell’ultima mezzora si è concretizzato il ritorno dello stopper alla Pro. Col fiatone.

Ha dunque l’esatta percezione di cosa e di chi troverà domani pomeriggio; sa che l’ambiente «sarà molto carico e troveremo una squadra che vorrà giocare per vincere anche se è ad un passo dalla salvezza; sta facendo bene e vuole proseguire», quasi esclama il Piso appena terminata una seduta dallo osteopata che lo sta aiutando a mettersi in forma dopo un piccolo fastidio all’indomani della gara di Bassano, «un qualcosa di irrilevante e penso comunque di esserci ad Arezzo».

/>È forte la voglia di essere in campo. Un mix di motivazioni tecniche e sentimentali. L’adrenalina sta salendo proporzionalmente all’avvicinarsi dei novanta minuti per aiutare la Pro a tirarsi fuori dai guai del fondo classifica ed anche per riscattare la prova di Bassano dove «non ho giocato bene, ho commesso degli errori che non avrei mai dovuto fare. Ne abbiamo parlato col mister, li ho rivisti e se sei una persona intelligente penso che tu non li debba commettere ancora. Come squadre non dobbiamo più ripetere quei trenta minuti dopo essere andati in vantaggio in cui il Bassano ci ha messo nella nostra metà campo e dobbiamo aver tutti più attenzione per non fare ancora regali agli avversari».

C’è un Arezzo che si annuncia feroce: i messaggi di Eziolino Capuano sono già arrivati con le sue dichiarazioni alla Provincia in cui ha annunciato a chiare lettere che il suo Arezzo non ha mai fatto e non farà sconti a nessuno. «Il mister è una persona di grande carisma che sa trasmettere la carica alla squadra – commenta il difensore tigrotto – e sa pure coinvolgere con la sua passione anche la tifoseria. E come allenatore è di grande professionalità. Un’altra cosa: non dimentichiamo che l’Arezzo è una squadra tecnicamente di qualità; noi però dobbiamo andare là per cercare di muovere la classifica perché con poche partite alla fine della stagione, non possiamo permetterci di commettere errori».
Il ritorno ad Arezzo è per Pisani l’occasione per rivedere persone con le quali è nata un’amicizia sia dentro la squadra che fuori, in città. «Sono stato molto bene ad Arezzo e sono contento di ritrovare e salutare in particolare i massaggiatori ed i fisioterapisti. Grazie alle loro cure ed alle loro capacità, sono riuscito a guarire da un lungo infortunio e se ora posso giocare il merito va alla loro professionalità».
Che non manca al Piso. Che domani cercherà di fermare gli avanti amaranto(il suo lavoro), ma non si tirerà indietro se ci saranno degli straordinari da fare(gol). Ne ha già segnato uno vincente al suo esordio allo Speroni contro il Sud Tirol e dopo la prova un po’ così di Bassano vorrà magari ripetersi lontano da casa, ma in uno stadio di cui conosce perfino i fili dell’erba.