Il cuore contro il ghiaccio ostico. Una lotta per giocare domani

Lavoro alacre al Franco Ossola per liberare il campo e permettere lo svolgimento di Varese-Inveruno

Mentre il Varese di Baiano si allena e suda nell’antistadio, sul prato poco verde e tanto ghiacciato un’altra squadra suda altrettanto e lavora contro il tempo per presentare un manto erboso in condizioni decenti entro domani, per permettere che Varese-Inveruno si giochi.
La sfida non è semplice perché la neve, pur spalata in grandi quantità nei giorni scorsi, è ancora presente sul campo che, complici le temperature rigide degli ultimi giorni, è ancora ghiacciato in diversi punti.

Ieri il lavoro è stato costante e anche abbastanza difficile da portare avanti. Tante le persone coinvolte in questa piccola grande macchina operativa che sta facendo il possibile per sgombrare il campo dalla neve e dal ghiaccio, possibilmente senza rovinarlo. E ieri c’erano anche i “guardiani del Franco Ossola”, come li abbiamo soprannominati, che si sono armati di pala e rastrello e si sono messi a dare una mano, con il Rinaldo in testa, che ha messo la pala in mano anche al nostro giornalista Gabriele Galassi, perché ognuno deve fare la propria parte.
In fin dei conti, senza voler scendere troppo nella retorica, questo è il risvolto più bello di Varese e del Varese. Il tifoso che, pur di veder giocare la squadra alla domenica, in settimana si mette a spalare il campo. E insieme al Rinaldo c’era anche il Maccecchini, presidente del settore giovanile, uno che quando c’è da dare una mano non si tira mai indietro e si rimbocca le maniche. E poi l’Aldo Cunati, instancabile magazziniere che ormai da giorni lavora anche sul campo per renderlo praticabile in tempo per domani.

Insieme alla “squadra dei volontari e dei guardiani”, presente a coordinare i lavori anche il Vanoni, storico giardiniere che cura il Franco Ossola da 25 anni (spalò la neve sul campo anche dopo la clamorosa nevicata dell’85), e tutta la sua squadra: il figlio Marco, poi Massimiliano, Diorel ed Abdel. Uno spiegamento di forze notevole, che andrà sicuramente ripagato con una bella prestazione. Si farà il possibile per giocare domenica, anche se non è scontato, e se la partita si dovesse disputare, sarà comunque su un terreno in condizioni non ottimali. Come ci racconta lo stesso Vanoni: «Mercoledì abbiamo spalato con il trattore mentre ora si prova a scogliere la neve con il nitrato, che è un concime e non va confuso con il cloruro di calcio che si utilizza sulle strade. Eviteremo di tornare sul campo con il trattore, se non con quello leggero. Il tempo da quindici giorni non aiuta e la fascia più vicina alla tribuna finisce all’ombra molto presto. Soluzioni alternative però non ce ne sono, la preoccupazione che il lavoro svolto possa non essere sufficiente c’è (ma lo sarà)».
C’è da dire che Masnago è una zona particolarmente fredda della città, dove ghiaccia spesso e dove, come ci racconta poeticamente il Rinaldo, una volta si pattinava alla “Giazzera”, dove ora sorge il McDonald’s. Ora però non resta che sperare, di giocare e di vincere soprattutto.