«Le quote resteranno in società. E per il vivaio abbiamo grandi idee»

Fatto l’aumento di capitale, il presidente Aldo Taddeo deve far fronte al sostituto di Verdelli: «Sarà di alto profilo»

Deliberato e sottoscritto l’aumento di capitale a 500mila euro (dai 21mila precedenti), il Varese ha sostanzialmente dato il via ad una nuova epoca societaria: incassati gli addii della compagine di minoranza, ora Aldo Taddeo e Paolo Basile restano soli al comando della società. Aumento di capitale che è stato sottoscritto per 381mila euro dalla maggioranza (in proporzione all’80% delle quote detenute) e a cui non hanno partecipato gli altri soci, e che è servito a dotare la società di ulteriori risorse in un momento non facilissimo dopo l’addio di Fabio Baraldi, arrivato come presidente e come possibile mecenate.

Contemporaneamente, Enzo Rosa ha comunicato in via ufficiale alla maggioranza di aver messo a disposizione le sue quote dei soci, che da statuto hanno la prelazione in queste situazioni. Al momento, però, queste quote non verranno messe a disposizione di investitori esterni: «Abbiamo deciso di non accettare alcuna offerta in questo momento – dichiara il presidente Taddeo – in primis perché non è necessario e poi perché pensiamo sia utile fare chiarezza e dare tranquillità, oltre a verificare di chi e di come ci sia bisogno. Vogliamo tornare a parlare solo di calcio e di sport».

Chiuso questo discorso, la società si è prontamente trovata tra le mani due gatte da pelare non semplici. Il primo è l’addio, ormai confermato, di Roberto Verdelli, responsabile del settore giovanile, che è pronto a fare le valigie per accasarsi alla Bustese, assumendo il ruolo di direttore tecnico della prima squadra.

Una scelta confermata dal presidente Aldo Taddeo: «Verdelli ha fatto una scelta, perché ha un rapporto privilegiato con Montemurro, che gli ha chiesto di dargli una mano in questo nuovo progetto. Diventerà direttore tecnico della prima squadra, e lo stesso Verdelli ci ha tenuto a rimarcarlo: non va via perché non crede nel progetto, ma semplicemente perché ha tra le mani un’opportunità che Varese non potrebbe dargli in questo momento».

Roberto Verdelli

Roberto Verdelli

Incassati i saluti di Verdelli, sarà fondamentale andare alla ricerca di un nuovo responsabile del settore giovanile: «In questo momento non abbiamo ancora il nome di un sostituto – chiarisce sempre Taddeo – ci sono varie possibilità. Ciò che è sicuro è che punteremo su una persona di altissimo profilo, abbiamo avuto dei contatti e varie situazioni che ci hanno portato a verificare altre strade. Molta gente si è proposta per il ruolo, perché il fatto che il progetto Varese punti soprattutto sul settore giovanile fa gola. Comunque dei contatti di alto livello ci sono, ora l’addio di Verdelli accelererà la scelta».

Marco Bof

Marco Bof

Oltre a Verdelli, è possibile anche quello di Marco Bof, segretario generale tornato a Varese all’inizio di questa stagione dopo due anni alla Varesina: «La situazione di Marco è diversa – continua Taddeo – con lui ci siamo incontrati sia io che Paolo Basile e abbiamo chiacchierato ampiamente. Stiamo aspettando di capire ciò che vuole fare. Ha un’offerta, noi vorremmo tenerlo con noi ma sarà una scelta sua. Marco è uno della famiglia e tutto ciò che dovevamo fare per trattenerlo con noi l’abbiamo fatto. Se per scelte personali decidesse di muoversi verso altri lidi, lo capiremmo. Ci dispiacerebbe ma allo stesso tempo non possiamo trattenere le persone».