«Non ho mai ascoltato quella mia telecronaca, e mai la riascolterò»

Bruno Pizzul fu la voce della tragedia dell’Heysel: una pagina di storia del giornalismo ma «Nulla conta di fronte all’inaccettabilità di ciò che è successo»

Una voce inconfondibile, colonna sonora della nostra gioventù e delle partite più belle. Bruno Pizzul ha raccontato la notte dell’Heysel, in una diretta surreale e infinita. Una pagina di storia del giornalismo, una tragedia vissuta minuto per minuto. «Indubbiamente – ci racconta – è stata la mia telecronaca più difficile. Ma non mi rimane dentro quello: l’aspetto professionale di quella serata non conta nulla di fronte all’inaccettabilità umana di quello che è successo. Mi porterò dietro per sempre un ricordo angoscioso e umano di una tragedia inimmaginabile».
Una tragedia che Pizzul fatica a ricordare, fatica a raccontare. Anche a trent’anni di distanza.