Repetita (forse) iuvant. No al mercato. Sì al lavoro

Il commento di Fabio Gandini

La differenza tra una vittoria di prestigio e una realtà che ti fa toccare solo per un attimo (per l’esattezza otto minuti memorabili) il mondo che non c’è più (Giancarlo Ferrero che sale a sfidare Abass, segna col fallo il -3 e fa esplodere Masnago: no, non è mondo, è goduria) non è solo un’ala forte più presentabile di Kristjan Kangur.

Il discorso vale anche in generale: ci sarebbe bisogno pure di un playmaker in grado di dare vero fiato a chi sta ritornando leader (Eric Maynor), di una guardia con un pizzico di “speed” in entrata in più rispetto al pur apprezzabile Dominique Johnson, di un centro che tenga offensivamente botta più dell’imberbe Norvel Pelle, di un Danielo Cavaliero più incisivo, di un Oderah Anosike più bravo in post basso, di un Giancarlo Ferrero più alto, di un Aleksa Avramovic meno comunista (va solo a sinistra…), di un Christian Eyenga con tiro, di un Luca Campani con un ginocchio senza croce e calvario, del Matteo Canavesi di Montegranaro, del Massimo Bulleri di Treviso e di un Gianmarco De Vita alla Stonerook.

Quindi? Quindi non c’è intervento sul mercato che tenga: non è da un nuovo “quattro” che passerà la salvezza.

La strada intrapresa da Varese, ai più attenti osservatori chiara, non è una bandiera esposta al vento di una partita persa. Gli uomini sono questi, questi rimarranno: sotto al Sacro Monte ci si salverà, se ci salverà, solo con il lavoro, l’unico miracolo capace di trasformare l’acqua biancorossa in vino.

In tal senso il cambio necessario è già stato fatto, ed è stato l’avvicendamento in panchina. Il resto è sogno impossibile che alla lunga diventa noia: margini di manovra ce ne sono pochi, meglio convincersene; inventarseli significherebbe rimandare di un altro anno ancora la salute economico-finanziaria di questa società.

Gli errori dell’estate nella costruzione del roster si pagano: questo è sotto gli occhi di tutti. Ma ci sono modi più dignitosi di altri (più dignitosi per tutti) per rimediarli: spendere, spandere, annaspare alla ricerca di un (falso) messia non sono nella lista di questi ultimi.