«Serie C: ora è no, c’era poco tempo. E le istituzioni mi hanno deluso»

Oggi il Varese non presenterà la domanda di ripescaggio. Il presidente Taddeo: «Peccato. Anche se...»

Niente da fare. Il Varese Calcio non presenterà la domanda per il ripescaggio in Serie C. Il termine di scadenza è fissato per le 13 di oggi e i vertici biancorossi non sono riusciti a trovare la cifra necessaria – o meglio, parte di essa: i 300.000 euro di contributo a fondo perduto – per poter inoltrare la richiesta di essere ripescati tra i “pro”.

A confermarlo, con dispiacere, è il presidente Aldo Taddeo: «Purtroppo il tempo a disposizione è stato troppo poco. Ho parlato ancora con il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, confermandogli la nostra disponibilità e, anche, la necessità di avere ancora un po’ di tempo: se ci fosse una dilazione di una decina di giorni noi saremmo pronti. Ha apprezzato il mio ragionamento di serietà, ma purtroppo mi ha confermato le regole attuali, che non permettono di andare oltre la scadenza».

Il numero 1 biancorosso, però, conserva ancora una piccola speranza: «Tra una settimana o poco più potremmo essere 300 passi avanti, ma a oggi siamo 200 indietro: ora, quindi, purtroppo è un “no”, e mi dispiace. Però… potrebbe esserci un però: al momento ci sono cinque posti liberi, e solo due domande inoltrate (Triestina e Rende); in più la Covisoc (la commissione che monitora la situazione economico-finanziaria delle società calcistiche, ndr) deve ancora esprimersi definitivamente su alcune situazioni».

Se dovessero esserci sorprese, cioè altre squadre impossibilitate a partecipare alla Serie C, «Magari potrebbe esserci una nuova apertura per necessità di completare l’organico – prosegue il presidente Taddeo – e a quel punto noi potremmo esserci. Una piccola speranza c’è ancora: sarebbe bello, anche perché abbiamo delle belle cose “in canna”…».

Dispiaciuto. Ma anche deluso: «Sì, sono deluso. Dalle istituzioni: non ho ricevuto neanche una telefonata di cortesia per sapere com’è andata, nonostante la nostra richiesta di aiuto, di darci una mano – racconta Taddeo – Mi dispiace molto, anche perché vedo che altri sport sono più attenzionati rispetto al nostro, che è così popolare e, soprattutto, sentito in città e sul territorio. Questa poca attenzione mi delude».

Questa mattina Taddeo farà l’ultima telefonata, l’ultimo tentativo: ma le speranze sono poche. La Serie C andrà conquistata sul campo.