In classe s’impara la moda. Arriva il liceo degli stilisti

A settembre - Gli istituti che portano il nome della mitica sarta inaugurano una nuova era

– A settembre apre il “Liceo della Moda”: un nuovo fiore all’occhiello per gli Istituti Superiori “Olga Fiorini” di via Varzi. Si apre un nuovo capitolo della favola della mitica , sarta nell’allora “Manchester d’Italia” con la passione per l’insegnamento del mestiere: classe 1927, lavorava di giorno in sartoria con la sorella e di sera faceva lezione gratuitamente per trasmettere le sue competenze, fino ad ottenere il riconoscimento ufficiale ai suoi corsi professionali esattamente 60 anni fa, nel 1956, diventati poi una vera e propria scuola per operatori della moda e dell’abbigliamento. In occasione del prestigioso traguardo dei sessant’anni, gli Istituti Olga Fiorini si preparano ad un nuovo passaggio cruciale, con l’inaugurazione del nuovo percorso del “Liceo della Moda”, che si rivolge agli aspiranti stilisti, puntando sulla cultura del fashion.

Un ampliamento significativo, fortemente voluto dalla stessa signora Olga Fiorini, fondatrice e ancor oggi anima dell’istituto, e della vicepreside , per l’offerta formativa nel settore che rappresenta il fiore all’occhiello della storica scuola di via Varzi: inserita, secondo le norme ministeriali, nell’indirizzo di design del liceo artistico, l’innovativa proposta didattica si aggiunge a quelle dell’istituto tecnico del sistema moda e al corso professionale per operatore dell’abbigliamento. Un percorso che servirà per «formare il profilo del “fashion

designer” – annuncia l’insegnante dell’Acof – una figura in grado di rielaborare in modo creativo e illustrativo i trend del mercato, così come gli influssi e le tendenze che provengono dalla letteratura e dall’arte. Nella città che è stata la “Manchester d’Italia”, si è scelto di valorizzare l’apertura culturale tipica di un liceo per rispondere meglio alle attuali esigenze del mondo produttivo, dove sono necessarie non soltanto competenze tecniche e professionali, ma anche abilità creative».

Pur essendo molto “addentro” nel settore della moda – si spazierà dalle visite a mostre d’arte e di costume, agli atelier e aziende del settore, fino agli incontri con stilisti, imprenditori, giornalisti e altri personaggi legati, a vario titolo, al mondo del fashion – e garantendo l’esperienza dell’alternanza scuola-lavoro che permetterà agli studenti di confrontarsi concretamente con le richieste del mercato, la preparazione offerta dal liceo della Moda garantirà una formazione culturale a 360 gradi, per consentire l’accesso a qualsiasi università. Insomma, dopo il successo dell’esperienza del liceo dello sport “Pantani”, modello nazionale per la nascita dei licei scientifici sportivi, e del recente progetto, all’avanguardia in Italia, del Liceo internazionale per l’Innovazione, scuola quadriennale che consente agli studenti di diplomarsi a 18 anni, con il Liceo della Moda il polo scolastico diretto da e coordinato dalla preside vuole riconfermarsi «all’avanguardia». E chissà che i tempi della Manchester d’Italia non possano tornare presto d’attualità.