Ingenti donazioni agli ospedali post mortem: il legame profondo tra comunità e personale medico

Le generose donazioni dopo la morte all'ospedale di Gallare simboleggiano un forte e silenzioso legame con la comunità, come dimostrato dalle recenti offerte anonime e dalla storia di un'opera d'arte donata dall'artista Stefano Bressani

Un anonimo benefattore ha destinato una somma significativa di 39.734 euro all’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate, tramite un’assicurazione sulla vita. Pur restando nell’anonimato, l’atto di generosità è emerso come un tributo al lavoro del personale medico e alla struttura ospedaliera, con particolare attenzione all’unità di Nefrologia e Dialisi gallaratese. Sebbene i dettagli sul legame con il donatore siano mantenuti riservati, il gesto rappresenta un’emozionante testimonianza di gratitudine e riconoscimento verso l’importante ruolo dell’ospedale nel curare e sostenere la comunità locale.

L’atto di generosità non è isolato: recentemente, un’altra significativa donazione è stata effettuata all’ASST, questa volta a favore della Pediatria di Busto Arsizio, grazie alla gentilezza dell’artista Stefano Bressani che ha donato una delle sue opere d’arte. Questi gesti di generosità, seppur discreto nei dettagli, si aggiungono a una lunga lista di contributi rivolti all’ospedale, confermando un legame profondo e indissolubile con la comunità locale. E così, anche la recente donazione tramite l’assicurazione sulla vita, unitamente agli sforzi per la costruzione di un ospedale unico nella zona, sottolinea il solido legame tra la struttura sanitaria e la città.

Un anno fa, nell’aprile 2023, l’artista Angelo De Natale era al lavoro per ricostruire le mani della statua della Madonna nel giardino del Sant’Antonio Abate, vandalizzata. De Natale, animato da un generoso spirito altruistico, completò il restauro senza chiedere nulla in cambio, prima di lasciarci alcuni mesi dopo.

La sua storia di dedizione e altruismo continua a ispirare e a illuminare il cammino della comunità locale.