La accoltellò e violentò. Al senegalese 6 anni e 4 mesi

Il dramma si consumò il 4 maggio del 2016 ai danni di una giovane di Capoverde. Ieri la condanna

È stato condannato a sei anni e quattro mesi di reclusione il senegalese che la notte del 4 maggio del 2016 accoltellò e violentò a Castellanza una giovane donna di Capoverde. Nelle ultime ore, infatti, è arrivata la sentenza di Primo Grado che di fatto ha rilevato la penale responsabilità dell’africano.

La vicenda, estremamente grave, è nota e fece grande scalpore ai tempi. Il 34enne senegalese, già allora, era stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dai carabinieri di Busto Arsizio, considerando i gravi indizi di colpevolezza a proprio carico. Secondo la ricostruzione investigativa, la brutta storia si sviluppò all’interno dell’abitazione di lei a Castellanza. A un certo punto, per motivi ancora non del tutto chiariti, si innescò un violentissimo diverbio.

La situazione si fece sempre più incandescente tanto che all’improvviso il senegalese afferrò un coltello da cucina. Nel giro di pochi istanti lo avrebbe utilizzato ferendola. I due, stando alle prime informazioni, in quel momento erano conviventi, ma evidentemente qualcosa quella sera era andata storta. Fatto sta che a un certo punto, al culmine del litigio, l’avrebbe percossa violentemente. Ma evidentemente non pago di quello che stava facendo l’avrebbe anche costretta a consumare un rapporto sessuale.

La nottata di ordinaria follia era proseguita. Prima di lasciare l’abitazione, infatti, il convivente avrebbe anche asportato la somma contante di 500 euro, dandosi poi alla fuga. Subito dopo i fatti, i carabinieri riuscirono a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, tanto da contestare la rapina, il tentato omicidio e la violenza sessuale. Un quadro accusatorio pesante che, tuttavia, sarebbe stato confermato dai successivi riscontri. La donna, peraltro, a seguito dell’evento violento era stata trasportata all’ospedale di Legnano, dove era stata ricoverata. Nella circostanza le erano state riscontrate “plurime fratture del massiccio facciale e ferita lacero contuso al volto”, giudicata guaribile in 40 giorni.

In quella circostanza era stato anche sequestrato il coltello utilizzato nel violento litigio. Nelle ultime ore il cerchio si è chiuso con la condanna.