I giovani colorano Varese. E “abbattono” tutti i muri

Una manifestazione artistica e culturale per combattere i pregiudizi della società

Una giornata per abbattere ogni muro.

Almeno simbolicamente. Che poi è la cosa più importante, dal momento che i confini più difficili da superare non sono quelli fisici, ma quelli generati dalla menti, dai pregiudizi e da tanti altri fattori che impoveriscono l’essere umano.

La manifestazione si svolgerà questa mattina, a partire dalle 9.

Inizierà in piazza della Repubblica.

Dopodiché i partecipanti daranno vita ad una marcia per le vie del centro, fino ad arrivare alla meta finale, i Giardini Estensi. Coinvolgendo i bambini e i ragazzi in età scolare, affinché siano protagonisti di una presa di coscienza nella propria società. Ad organizzare l’evento è l’associazione “Yacouba per l’Africa”, una onlus che si occupa di solidarietà internazionale, con sede a Casciago, fondata nel maggio 2002 da un gruppo di amici della provincia di Varese.

«Tra gli obiettivi che si propone vi è quello di promuovere tra i giovani atteggiamenti di solidarietà e favorire il confronto tra culture diverse, attraverso gli incontri che i soci hanno con gli alunni di vari ordini di scuole, durante i quali si fanno portavoce del modo di vivere, delle tradizioni ma anche dei problemi dei paesi in cui l’Associazione opera» spiega la responsabile dell’associazione Mila Speroni.

La manifestazione vede la partecipazione di importanti realtà del territorio, come l’associazione di Promozione sociale Teatro in Drao, guidata dall’insegnante e attrice Clarissa Pari, la Cooperativa Ballafon e il Gruppo Amicizia di Gorla Minore.

Le scuole coinvolte nell’iniziativa, che vedrà gli studenti in prima linea con i loro lavori artistici, sono la IV Novembre, la Canetta, la Canziani, la Manzoni (Morosolo) e la Vidoletti.

«I muri sono purtroppo di grande attualità, visto che in Europa se ne stanno costruendo vari per bloccare la migrazione di disperati per guerre, fame, persecuzioni.

Il problema è sicuramente di difficile soluzione e non spetta alle scuole entrare nel dibattito politico, ma è compito degli insegnanti educare gli alunni a quei valori che predispongono ad atteggiamenti di apertura verso gli altri per condividere, collaborare, essere solidali.

La conoscenza reciproca di culture diverse fra loro predispongono all’abbattimento di altri “muri” quali quello della diffidenza, dei pregiudizi, della paura, dell’indifferenza, dell’egoismo».

Durante la manifestazione gli alunni di ciascuna scuola avranno modo di esprimere attraverso la recitazione, la musica e le danze ciò che hanno elaborato nel corso dell’anno scolastico sull’argomento.

Sarà un momento d’incontro, scambio, festa, sicuramente arricchente e formativo, condotto da Nino Raddi Farxaan, insegnante di scuola superiore a Milano, ballerino e insegnante di danze africane.

Italo- somalo ha frequentato l’Istituto Manzoni a Varese.

Il progetto ha avuto il patrocinio e la collaborazione del Comune di Varese, in particolare dall’assessora ai Servizi educativi Rossella Dimaggio.