«Renzo e Lucia, il nostro specchio»

Andrea Chiodi affida le parole di Alessandro Manzoni alla compagnia Proxima Res di Milano per regalare a Varese un’altra serata di alta rappresentazione sulla vetta del Sacro Monte.

Il racconto è “Il sugo della storia” tratto da I Promessi Sposi e sarà al centro del nuovo appuntamento del festival “Tra Sacro e Sacro Monte”, giovedì alle 21, pronto a incantare di nuovo il pubblico come una settimana fa ha fatto l’istrionico Giorgio Albertazzi.

Caterina Carpio, Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Emilano Masala, Francesca Porrini saranno i giovani interpreti di quel capolavoro immortale che ci ha lasciato l’autore lombardo capace di indagare su come il Mistero entra nelle vicende dell’uomo.

Le musiche di Daniele D’Angelo e la banda diretta da Stefano Zanrosso affiancheranno gli attori sul palco. A tratteggiare i lineamenti di una rappresentazione che ha tutti i presupposti per affascinare e lasciare messaggi di profondo contenuto è l’attore Tindaro Granata.

Il regista Chiodi ha tratto questo titolo da una frase del romanzo manzoniano. L’idea alla base è quella di raccontare una storia, quella di Renzo e Lucia promessi sposi. Non dimentichiamo che quello di Manzoni fu il primo romanzo di carattere sociale dove fosse messo in scena un insieme di vita e quello che rimane nella mente delle persone, oltre ai personaggi, è la storia di Renzo e Lucia. Un testo che racconta del popolo e dei comportamenti di quell’epoca che poi non sono così diversi da quelli di oggi.

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Ad esempio l’essere assoggettati al potente è ancora attuale. Certo non tutti i contenuti dei Promessi Sposi sono riconducibili all’oggi, ma tutti i giorni viviamo il fatto che il debole sia sottomesso al potente. Rispetto a Renzo e Lucia la visione della divina Provvidenza non l’abbiamo più: nonostante il nostro Stato sia cattolico per molto laici il rapporto con il Divino è andato perso.

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