Romeno massacra un carabiniere. La pena? Solo un obbligo di firma

Picchiato un militare a Somma Lombardo intervenuto in seguito all’aggressione subita da una coppia

Ha massacrato con una furia inaudita un carabiniere intervenuto per aiutare una coppia di fidanzati aggrediti in un’area boschiva a Somma Lombardo. Il carabiniere è finito in ospedale riportando lesioni gravi (anche delle fratture) guaribili in una trentina di giorni: l’aggressore, un rumeno senza fissa dimora, è libero ed è stato sottoposto solo all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Una decisione, quella del tribunale di Busto Arsizio, che sta facendo molto discutere, soprattutto a Somma Lombardo dove la notizia del carabiniere aggredito mentre stava svolgendo la sua attività al servizio della collettività si è diffusa molto rapidamente. Una faccenda assurda. Secondo una ricostruzione sommaria dei fatti, la coppietta si era appartata in macchina per trovare un po’ di intimità, ma da quelle parti a un certo punto ha iniziato ad aggirarsi lo straniero senza fissa dimora che si sarebbe avvicinato con fare minaccioso.

I due giovani spaventati hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. La pattuglia dei militari è intervenuta rapidamente evitando che la situazione degenerasse. Uno dei due militari avrebbe tentato di identificarlo, ma di fronte alla richiesta di un documento lo straniero gli si è scagliato contro, colpendolo più volte. Una furia devastante e inspiegabile. Il collega è intervenuto, bloccando il senza fissa dimora che è stato neutralizzato. È stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale su disposizione della Procura di Busto Arsizio. Il balordo è stato identificato, finendo in manette, mentre il militare è stato trasportato in ospedale dove gli hanno riscontrato diverse lesioni. Ieri mattina, durante l’udienza, è stato convalidato l’arresto: l’uomo, però, non è finito in carcere, ma è stato liberato. Dovrà presentarsi in caserma ogni giorno per firmare.

Un provvedimento che lascia l’amaro in bocca a chi ogni giorno mette a rischio la propria incolumità per difendere i cittadini. La preoccupazione, inoltre, è che un balordo sia libero di girare per le strade del territorio dopo quanto di grave ha fatto, rappresentando forse un pericolo che non può essere probabilmente neutralizzato obbligandolo a presentarsi ogni giorno in una caserma per una firma. Che valenza può avere per un senza fissa dimora che può scomparire nel nulla come un fantasma? Con che spirito un tutore dell’ordine può svolgere il proprio dovere sapendo che se qualcuno lo spedisce in ospedale al massimo rischia di doversi presentare in una caserma?