A Varese poche auto blu Ma abbondano quelle grigie

VARESE Niente “auto blu”, ma centinaia di auto “grigie”. È una provincia virtuosa quella che emerge dal censimento (ancora parziale) avviato in tutta Italia dal ministro della funzione pubblica Renato Brunetta, di cui sono stati diffusi i primi risultati: sul nostro territorio – con l’eccezione dell’università dell’Insubria – sono assenti le auto di rappresentanza politica o istituzionale a disposizione esclusiva di autorità e cariche delle amministrazioni locali. Ma non mancano certo i mezzi a disposizione dei vari enti per attività

di servizio o di ufficio.
Il monitoraggio ha provato a censire il numero di auto in questione (e il loro costo) attraverso un questionario online inviato a tutte le pubbliche amministrazioni. Ha risposto fino ad oggi solo il 26% del totale degli enti, ma il dato parziale è già allarmante: il parco auto complessivo è di 90 mila mezzi in Italia, di cui 30 mila vere e proprio auto “blu” di rappresentanza politico/istituzionale o comunque di servizio con autista a disposizione, il resto “grigie”, senza autista ma a disposizione degli uffici per attività come visite ispettive, controlli, manutenzioni e sopralluoghi. Ad ogni modo, gli sprechi di certo non si annidano a Varese. Tra le (poche) amministrazioni pubbliche della provincia che hanno risposto al questionario (non lo hanno fatto, ad esempio i comuni di Varese, Gallarate, Saronno, o l’azienda ospedaliera di Varese), quella con più auto blu è l’università dell’Insubria, che ne ha due a disposizione – una del rettore Renzo Dionigi e una del rettore vicario Giorgio Conetti – più altre 10 auto di servizio.
L’unica altra auto blu si trova poi a Villa Recalcati: un mezzo ad «uso non esclusivo», a cui si aggiungono 140 auto per uffici e servizi. Ma come, proprio la Provincia che ha fatto del taglio alle auto blu una bandiera prima dell’ex presidente Marco Reguzzoni e poi dell’attuale Dario Galli? In realtà si tratta di un pullmino Fiat Ulisse usato raramente solo per spostamenti collettivi, non proprio un mezzo lussuoso di rappresentanza. «Praticamente, è un po’ come spostarsi in corriera – dice Galli – io invece, per le occasioni ufficiali, sono accompagnato da un’auto della polizia provinciale, che poi torna a fare il suo lavoro, senza autisti dedicati. È una scelta ben precisa: un mezzo di quel tipo costa in tutto 100 mila euro, noi quei soldi li risparmiamo».
Passando alla sanità, in provincia non si contano auto blu per i vari dirigenti, ma ci sono 21 mezzi di servizio o di “ufficio” per l’ospedale di Busto, 24 per quello di Gallarate, ben 163 per l’Asl di Varese che ottiene il record provinciale: «Si tratta di mezzi a disposizione di medici e veterinari per i controlli e i vari interventi nei distretti – spiega il direttore generale Pierluigi Zeli – io non ho un’auto a mia disposizione esclusiva con autista e spesso mi muovo con la mia automobile». Scorrendo ancora l’elenco ci sono 4 auto di servizio per la Camera di Commercio e poi quelle dei Comuni: nessun mezzo a Brinzio e Dumenza, un’auto di servizio a Valganna, Comabbio, Inarzo, Bodio Lomnago, Caravate, Castelveccana, Castelseprio e Saltrio, due auto a Gornate Olona, Solbiate Arno, Porto Valtravaglia, dieci a Gavirate, 11 a Lavena Ponte Tresa, 25 a Busto Arsizio.
Piero Orlando

s.bartolini

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