A Varese fischi e insulti in aula Bufera sull’agronomo Zanzi

VARESE Il parcheggio di Villa Augusta infiamma il consiglio comunale. A margine della votazione, che ha dato il via libera ai lavori, lo scontro tra assessori, consiglieri e “il comitato del no al parcheggio” ha costretto le forze dell’ordine ad intervenire. L’esito del voto (favorevoli Pdl e Lega, contraria l’opposizione a eccezione dell’Udc che si è astenuta) ha scatenato il putiferio in aula. Dopo che il presidente del consiglio, Roberto Puricelli, ha proclamato «approvata la variante al piano per la realizzazione del parcheggio nel parco di Villa Augusta»,

i cittadini che erano venuti ad assistere alla seduta si sono scatenati.
Cori «vergogna, buffoni», fischi e striscioni «gio i man», che non hanno lasciato indifferenti i nostri amministratori. Il primo a reagire è stato il consigliere del Carroccio Giulio Moroni, che è stato fermato dal collega Gladiseo Zagatto per evitare il contatto fisico con un rappresentante del comitato contrario al multipiano. E dietro altri consiglieri che hanno risposto alle provicazioni con insulti, tanto che gli agenti della polizia locale sono dovuti intervenire per allontanare i cittadini in aula.
Ma è stato l’assessore al commercio, Sergio Ghiringhelli (Lega Nord) a perdere letteralmente le staffe. Si è scagliato contro il presidente della commissione paesaggio e territorio del comune, Daniele Zanzi, accusandolo di essere un ambientalista di facciata. «E’ scandaloso che un membro di una commissione comunale organizzi questi teatrini contro l’amministrazione – ha detto Ghiringhelli –  proprio lui dovrebbe capire come questo parcheggio sia di fondamentale importanza per il futuro dell’ospedale Del Ponte e del quartiere». Ma erano proprio i residenti di Giubiano quelli seduti in prima fila per esprimere tutta la loro contrarietà al progetto.
«E’ inconcepibile che si costruisca un ospedale senza parcheggi – ha replicato Zanzi – e ancora più assurdo è si che calpesti così la dignità dei membri della commissione paesaggio, voluta proprio dall’amministrazione. Siamo dei professionisti, laureati tutti in Italia a pieni voti e non in Albania – ha aggiunto Zanzi -, che anteponiamo la nostra professionalità, onestà e passione civica agli interessi di partito». Interessi che l’assessore Ghiringhelli, in un botta e risposta, ha tenuto a precisare. «Come Lega, da anni portiamo avanti battaglie contro la cementificazione del nostro territorio».
Non la pensa allo stesso modo il collega di partito, il consigliere Massimo Realini, che ieri sera si è astenuto dalla votazione. Per sua ammissione ha «sbagliato a schiacciare il bottone». Un «errore» grossolano tenendo conto che i bottoni sono solo tre.

s.bartolini

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