A Varese hanno vinto i disabili. La multa è stata annullata

Il Braccio di ferro - Ieri la decisione del giudice di pace che ha dato ragione a un varesino, Martino Pirone

– Vittoria per i disabili. Il giudice di pace ieri ha annullato la multa presa da , che ha esposto un pass ancora valido (con scadenza 2017), ma non di formato europeo.
«Il ministero dei Trasporti ha emesso un provvedimento nel quale si spiega che l’onere di adeguare il contrassegno al formato europeo è di entrambe le parti: del Comune e del cittadino. In questo caso sono colpevoli sia il cittadino che il Comune, perché entrambi sono stati inadempienti – spiega, il giudice di pace – A questo punto, la decisione più ragionevole è quella di annullare la sanzione».

In pratica: è come se Pirone non avesse preso alcuna multa, invece che due (la prima di 100 euro per non avere il contrassegno giusto, la seconda di 50 per non averlo sostituito con quello europeo). Il cittadino chiuderà la questione pagando 43 euro di marca da bollo. Il Comune, d’altro canto, non è stato condannato alle spese.
Il parere di un giudice, in giurisprudenza, non costituisce un precedente. Qualcosa, però, a Varese cambierà.

Tutto fa pensare che il Comune si attiverà per consegnare i permessi di formato europeo ai destinatari e che darà istruzioni per non sanzionare i permessi precedenti (quelli arancioni).
«Sono soddisfatto. Non l’ho fatto per me, ma in difesa di una categoria bistrattata – dice Pirone – Mi auguro che il Comune sostituisca in fretta la segnaletica arancione, mettendo quella nuova, che è blu, così come richiesto dalle disposizioni comunitarie. Se lo avesse fatto per tempo, avrebbe dato modo agli utenti di attemperare la normativa vigente e non ci sarebbero stati malintesi». E ancora: «Meno male che ho scritto al Ministero dei Trasporti: il giudice si è attenuto proprio dalla valutazione espressa dal Ministero, la stessa che la polizia locale diceva non essere pertinente». E ancora: «ha sbagliato anche mamma Rai che ci ha assillato di comunicazioni sul canone, ma non ci ha mai detto di cambiare il pass».

«Questa sentenza conferma la fondatezza delle obiezioni sollevate dal cittadino: l’annullamento dimostra che la sanzione non era legittima» afferma, consigliere comunale del Pd e avvocato civilista che assiste gratuitamente i due anziani che hanno preso la multa per non avere il pass europeo e che l’hanno subito pagata. Civati farà istanza di revoca al sindaco, in modo che il Comune possa annullare l’atto e rimborsare.
«La sentenza conferma che il Comune non si è sufficientemente attivato fino ad oggi per informare i disabili che possedevano il pass vecchio della necessità di sostituirlo – continua Civati – Da ultimo, anche alla luce di questa sentenza, invito il Comune di Varese a revocare le precedenti sanzioni inflitte ai possessori di pass non europeo».
Civati fa anche un’altra valutazione: «invito il Comune a una maggiore ragionevolezza nei confronti dei cittadini più deboli. Non serve istituire un “assessorato ai disabili” (come è stato proposto da Roberto Leonardi, segretario di Forza Italia, in una recente intervista, ndr)».
«Serve avere più buon senso, dimostrando attenzione alla persona in tutti gli ambiti comunali, siano essi uffici, strade o altri luoghi. Non serve un assessorato specifico, ma intelligenza e sensibilità».