«Benissimo la giostra per i bambini disabili Ma una carrozzina non riesce ad arrivarci»

La risposta - Antonio Bazzi, colonna della HS Varese, è andato con la sua sedia a rotelle a Villa Mylius

– Ben vengano i giochi inclusivi per bambini disabili. Sono il segnale che finalmente le amministrazioni comunali, anche quella di Varese, si danno da fare per evitare che non esistano discriminazioni di nessun genere. Tuttavia, bisogna avere cura anche dei dettagli. È quello che fa notare, senza voler usare toni polemici, ma semplicemente con una critica costruttiva, Antonio Bazzi, figura storica dell’HSVarese, la squadra di basket in carrozzina. Bazzi è candidato nella Lista Davide Galimberti, ma il suo intervento, ci tiene subito a precisare, non ha nulla a che fare con la campagna elettorale.

E infatti non entra nella polemica, di cui abbiamo scritto ieri, legata alla giostra inclusiva di Villa Mylius, che ha visto come protagonisti l’assessore al Verde pubblico Riccardo Santinon e un altro candidato della Lista Davide Galimberti, Tommaso Piatti.
Bazzi, vedendo su Facebook la foto dell’inaugurazione della giostra di Villa Mylius, ha voluto andare a provarla di persona. Dopodiché ha deciso di commentare, esponendo la sua opinione. Che naturalmente sul giochi installato è assolutamente positiva.


Ma segnala alcuni problemi che i disabili devono affrontare. Scrivendo il post in cui si rivolge direttamente a Santinon: «Ciao Riccardo, sono stato proprio oggi a Villa Mylius. Arrivare ai giochi dove vi siete fatti fotografare è stato possibile per me, che sono uno sportivo e possiedo un mezzo adeguato. È assolutamente necessario predisporre un percorso adeguato a tutti, non invasivo, che possa far accedere al parco giochi. Avere disponibile una struttura e non poter accedere è ciò che di più deleterio si possa fare. Ti allego una foto del percorso per tutti “ideale”… quando si approntano delle opere andrebbero studiate in tutti gli aspetti».
Bazzi, contattato, ci spiega bene cosa intende. «Il vialetto che porta alla giostra è fatto di ghiaia, che si muove, e questo mette in difficoltà non soltanto chi è in carrozzina, ma anche, per fare un esempio che ho visto con i miei occhi, una madre che spinge un normale passeggino. Ora, io sono riuscito senza problemi a raggiungere la giostra, ma solo perché innanzitutto sono uno sportivo, e quindi ho abbastanza forza muscolare. Poi ho una carrozzina adeguata».

Insomma, un bambino o un ragazzo in carrozzina, non allenato come Bazzi, avrebbe serie difficoltà. «Purtroppo è così. Sotto il mio commento su Facebook ho allegato una foto di un vialetto, realizzato sempre in ghiaia, ma lavorata con sabbia e cemento, in modo tale che non crei problemi. Sono piccoli accorgimenti, ma veramente per chi ha un disabilità fa una grande differenza».
Il problema di Villa Mylius non è isolato. Chiedendo a Bazzi sulla situazione degli altri parchi varesini, ribadisce come «in generale dove c’è la presenza dei vialetti di ghiaia riscontriamo sempre gli stessi problemi. Ora, naturalmente non chiediamo di modificare tutti i parchi. La mia critica è relativa a dove si intendano installare i giochi inclusivi. Vuole essere una critica costruttiva, perché a me non interessa fare polemiche sulla base del colore politico, questi temi devono andare oltre le divisioni di partito o di schieramento. Sono decenni che lotto per rendere la città a misura di disabile, negli ultimi anni le cose sono iniziate finalmente a cambiare, anche se c’è ancora molto fare».