Furti, droga e «degrado inesorabile». Il rione alla mercé di vandali inarrestabili

Quartiere di Varese preso d’assalto dalla piccola criminalità. I residenti: «Di sera c’è da aver paura a fare due passi per strada»

– Biumo Inferiore rione delizioso e caratteristico che oggi precipita verso il degrado. «Chiudono i piccoli negozi – spiegano i residenti – E di sera c’è da aver paura a fare due passi per strada».

Settimana scorsa era stata vandalizzata, ancora una volta, la lavanderia automatica che è attiva in zona via Cairoli. Era già successo. Il vandalismo era stato immortalato dalle telecamere interne di videosorveglianza.

Alcuni mesi fa era stata data alle fiamme una pizzeria sempre nella stessa zona. Tre anni fa un piromane aveva dato fuoco ad alcuni scantinati. «Io mi sono vista arrivare la polizia sotto casa un paio di mesi fa – racconta – Hanno fermato uno straniero che stava nascondendo qualcosa tra i cespugli. Era droga mi hanno detto poi».

Il parco tra via Carcano e piazza 26 maggio «è diventato un bivacco per molti senza tetto – dice – Ci dormono di notte, ci stanno di giorno spesso ubriachi. In molti chiedono l’elemosina». C’è una sensazione di «degrado inesorabile – raccontano i residenti – Passano gli anni e diventa sempre peggio. In parecchi se ne vanno. Compaiono i cartelli “vendesi” oppure “affittasi”. Si spostano dal quartiere.

Crollano i prezzi degli affitti e ci ritroviamo quasi ghettizzati». In parecchi negli anni avevano segnalato la situazione. «Abbiamo chiesto di posizione molte più telecamere. Di avere dei controlli in più. Qualcuno aveva persino proposto di distaccare qui un piccolo ufficio della polizia locale – spiegano i residenti – Deterrenti contro i furti, lo spaccio e quelle presenze notturno decisamente poco rassicuranti. Non abbiamo ottenuto niente».

Biumo Inferiore è un bellissimo rione. Con le stradine caratteristiche. Il porfido, la chiesa che sembra dare il benvenuto a chi si inerpica per raggiungere il cuore del rione. «Era così sino a una decina di anni fa – spiega – poi lentamente è iniziato il degrado. Sono comparse le scritte sui muri, tantissime in lingua straniera. Per non parlare poi dei graffiti che imbrattano i muri delle case. Poi è arrivato tutto il resto». E parlando di quella chiesa che pare dare il benvenuto, Pezzoni aggiunge: «Lo scorso Natale qualcuno ha vandalizzato il Presepe caratteristico che ogni anno viene allestito sul piccolo sagrato. Altro che benvenuto. Il messaggio ci è sembrato tutt’altro».