«Galimberti convochi un tavolo tecnico-politico, coinvolgendo la minoranza»

L’intervento di Roberto Leonardi, segretario cittadino Forza Italia Varese, sul Piano Sosta

– Il tema del Piano sosta ha da mesi catalizzato l’attenzione della politica varesina e di buona parte dei cittadini, senza mai comunque dimenticare le altre questioni spinose, tra cui per esempio la questione delle tariffe degli asili o quella dei volontari davanti alle scuole.

L’aumento esponenziale delle prime ha incentivato la fuga dalle scuole varesine verso strutture della provincia, mentre nel secondo caso al profilo sociale della tutela del volontario anziano che non presta più il servizio si somma la forte diminuzione della sicurezza per i bambini delle nostre scuole come osservo quotidianamente da padre che accompagna i propri figli in una scuola primaria di Varese.

Tornando al tema, il Piano sosta tiene banco per la complessità dei suoi effetti e che colpiscono un’area più vasta del territorio varesino, per il numero dei cittadini coinvolti e anche per gli effetti sociali del Piano, il quale, se pur indirettamente, colpisce cittadini già costretti ad avere significativi costi vivi pur di lavorare.

Detto questo, il Piano sosta nella sulla ratio di fondo e nei suoi obiettivi generali è condivisibile perché la tutela dell’ambiente in tutte le sue declinazioni non è né di destra né di sinistra e chi pone l’accento su questo profilo fa solo demagogia. Tuttavia il Piano ha mostrato, soprattutto in sede di prima applicazione, profili di profonda criticità come dimostrano le continue richieste d’aiuto e di deroga da parte dei cittadini. Da ultimo penso alla significativa protesta dinanzi all’ospedale

Del Ponte ovvero in questi giorni leggiamo la richiesta d’aiuto da parte delle insegnati e dei bidelli dell’Isiss Daverio-Casula e che si sommano a tante altre obiezioni da parte di buona parte della città, sindacato di polizia e commercianti compresi. La minoranza, con gli strumenti a disposizione, già in sede di discussione consiliare aveva presentato in un’ottica di collaborazione emendamenti in buona parte bocciati dalla maggioranza, ma come il sindaco ben sa ogni provvedimento ha una fase preliminare di studio in parte astratto che porta alla sua adozione e poi deve avere una fase di studio sull’impatto reale e concreto del provvedimento con i necessari aggiustamenti.

In questa seconda fase che stiamo vivendo io credo che il sindaco abbia una grande occasione politica: convocare un tavolo tecnico-politico di lavoro sul Piano sosta, invitando al dialogo e al confronto maggioranza e minoranza, fondamentale e soprattutto costruttivo e propositivo in questa fase di attuazione del Piano, invitando al tavolo tutti i rappresentati degli interlocutori coinvolti, compresi i sindaci dei comuni limitrofi, e non per discutere del Piano sosta che rimane indiscutibile nel suo impianto generale, ma per lavorare di cesello sulle singole criticità di cui ci si è resi conto solo in fase attuativa. Il tavolo di lavoro sarebbe innanzi tutto la prova di una reale apertura da parte della maggioranza verso la minoranza che non può fare proposte concrete di modifica al Piano attraverso i social o attraverso i media perché gli interessi dei cittadini si curano nelle sedi istituzionali opportune e con strumenti adeguati.

E poi il tavolo di lavoro sarebbe un ottimo strumento di semplificazione amministrativa perché in questo modo si potrebbero affrontare e risolvere contestualmente tutte le criticità del Piano anziché affrontarle una alla volta e caso per caso sulla base delle legittime istanze di chi bussa alla porta del sindaco e la fila è lunga. Questa è la mia proposta politica che come cittadino, ancor prima che come segretario cittadino di Forza Italia, mi sento di fare perché non vorrei sentire più nessuno urlare contro questo Piano, anche se in fondo mi rendo conto che si urla quando non ci si sente ascoltati.