Il grande sogno diventa realtà. Casa Penny apre le porte

Nell’ex libreria Don Bosco trova spazio la sede di “Varese in Maglia”, l’associazione di Tonia Calabrese

Il sogno di Antonia Calabrese è divenuto realtà: sabato mattina Casa Penny, nella sua nuovissima sede ufficiale della ex libreria Don Bosco in via Battisti, è stata inaugurata alla presenza di un centinaio di persone fra cui il fratello Tommy, i cui proventi del libro di racconti “Poche storie” andranno totalmente devoluti alla causa. Una storia esemplare, quella dell’associazione Varese in Maglia capitanata dalla ex cestista paladina del dritto e del rovescio, che ha riaperto i battenti di un luogo caro ai varesini per portarci tutta la carica del drappello delle penelopi bosine votate alla causa dei più

indifesi. Una mattinata piena di allegria e di presenze significative, a partire dal sindaco Davide Galimberti, “fan” entusiasta delle iniziative di Antonia, che ha ringraziato pubblicamente le volontarie per il loro entusiasmo e la tenacia nel dedicarsi agli altri e nel fare aggregazione: un gruppo estremamente importante e creativo che rende bella Varese con il suo impegno sociale.

Un locale ampio e luminoso, aperto dalla bella insegna realizzata dalla mano delicata di Sabrina de Andreis e arredato con gusto grazie alla generosità di Assiteco e di Kevin Intrieri, il giovane campione di motociclismo che ha donato all’associazione di cui Penny era la portavoce alcune magnifiche piante che hanno fatto bella mostra di sé assieme a tanti oggetti nati dalle mani laboriose delle “majere”, gufetti portafortuna compresi. «Un segno caduto dall’alto, questa nuova casa» ha dichiarato la vulcanica Antonia ringraziando don Claudio Ghisolfi, preside dell’Istituto Salesiano “A. T. Maroni”, che ha stipulato con Varese in Maglia la nuova, importante convenzione che vedrà le volontarie sferruzzatrici presenti sul campo due volte la settimana, ad intessere, punto dopo punto, quadrotto dopo quadrotto, coperta dopo coperta, il delicato lavoro dell’armonia muliebre.

«Un’idea vincente» ha commentato don Marco Casale, con il quale Varese in Maglia ha stipulato un accordo dall’anno scorso: «un servizio utilissimo per la collettività, dove una regista capace sta costruendo unità nel mondo femminile varesino con le doti della pazienza, della perseveranza, della delicatezza e della chiarezza delle intenzioni». Un lavoro allargato alle donne africane di Casa San Luigi, che Antonia coinvolge in più riprese e che grazie al linguaggio universale della maternità sono state accolte in una nuova, incredibile rete in rosa: un’orgogliosissima Antonia ha presentato a tutti la piccola, splendida Emmanuella, di cui è divenuta madrina di battesimo. Una famiglia che si sta allargando sempre più, e che ha recentemente conquistato anche Andos Varese: l’associazione di volontariato per le donne operate al seno, capitanata dall’indimenticabile libraia di “Marco” Carla Tavelli, si è aggregata da febbraio a Varese in Maglia e confezionerà con Antonia e le sue “ragazze” le coperte che serviranno – come ha sottolineato don Marco – a rendere meno freddi gli inverni futuri dei senzatetto per non arrivare all’ultimo momento ad emergenza già avviata.

Alla splendida festa, il cui delizioso catering è stato organizzato da Cristian Beltemacchi, erano presenti molti amici di Antonia impegnati nel volontariato e nell’associazionismo, da Piera Cesca a Maura Aimini, ad Enrico Marocchi e Ambrogina Zanzi presidentessa degli Amici del Sacro Monte, fresca di Cavalierato della Repubblica. Qualcosa si realizza se è nel disegno di Dio, come ha sottolineato suor Elena Cavaliere, la magliaia salesiana che ricorda il dolcissimo sorriso della piccola Penny: e, come abile regista ultraterrena, l’indimenticata icona della letizia varesina ha voluto festeggiare proprio nel giorno del compleanno del suo papà, assieme alla sorella Alessandra e a mamma Renata, commossa e radiosa.