Il Pride colora Varese. Pronta la seconda edizione

Sabato 17 giugno torna la manifestazione Lgbti. «Vogliamo diventi un appuntamento fisso»

Varese Pride: ci sarà il bis. La manifestazione che lo scorso giugno ha riempito di allegria e bandiere arcobaleno la città giardino ha intenzione di ripetere la magia e lancia il prossimo appuntamento: sabato 17 giugno, dalle 14 alle 19, in centro città. Autorizzazioni permettendo. Intanto sul portale dei promotori è già partito il conto alla rovescia: mancano 198 giorni all’evento.

All’annuncio dello scorso 25 novembre in Università segue il lancio ufficiale della manifestazione sul web attraverso tre canali preferenziali: il sito del coordinamento di associazioni che hanno dato vita assieme ad Arcigay alla scorsa edizione (varesepride.it) e poi Facebook, dove è stata creata una pagina dedicata all’evento con tanto di link alla campagna di crowdfunding, terzo e fondamentale canale aperto dal gruppo per riuscire a finanziare la buona riuscita della manifestazione.
«La

prima edizione è riuscita bene, quindi vogliamo dare continuità all’evento – spiega Giovanni Boschini, portavoce di Arcigay Varese – Speriamo che possa diventare un appuntamento fisso per la città, un’occasione in cui accendere i riflettori sulle tematiche Lgtbi (persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, intersex, ndr), e sono davvero tante». La sfilata del 17 giugno è ancora una volta concepita come momento conclusivo della Pride week che si svolgerà in città dal 10 al 16 giugno. Sette giorni in cui concentrare una serie di iniziative, eventi, dibattiti e incontri i più disparati legati al mondo Lgbti. «Siamo partiti con un po’ di anticipo nel proporre l’edizione 2017, sicuramente siamo i primi in Italia, ma vogliamo avere il tempo di coinvolgere più realtà nell’organizzazione della Pride week», spiega Boschini. Più partner quindi, più persone, più iniziative diverse e in post diversi. E meglio sarebbe se si riuscissero a trovare degli sponsor: «L’impegno organizzativo ed economico è gravoso», spiega il portavoce di Arcigay con riferimento non solo alla campagna di crowdfunding appena lanciata su produzionidalbasso.com per raccogliere almeno 5mila euro. «Ci farebbe molto piacere se qualche azienda del territorio decidesse di esporsi e di sostenerci apertamente».

Tra gli obiettivi quindi una maggiore partecipazione di associazioni, sponsor e, soprattutto, persone. Nel colorato corteo di giugno si stima abbiano sfilato circa 3mila persone: «Tanti arrivavano da fuori, da Milano, dal Piemonte, persino dalla Liguria, mentre tra i varesini si contavano molti etero, e va benissimo, anzi ci fa piacere, ma pochi omosessuali che fanno più fatica ad esporsi – ammette Boschini – Li vogliamo in piazza con noi e vorremmo che partecipassero al Pride attivamente».
Intanto già nei prossimi giorni saranno avviate le pratiche per chiedere i patrocini a Comune e Provincia di Varese. Mentre è già stata consegnata alle Forze dell’Ordine, in Questura e al Comando dei Vigili urbani, la proposta di un nuovo percorso per il 2017. «È un itinerario completamente rivisitato rispetto allo scorso anno, più centrale», spiega Boschini che attende ora il via libera del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. L’ente che aveva creato qualche problema alla scorsa edizione, modificando più volte e all’ultimo minuto il percorso relegandolo in gran parte ai margini del centro pedonale fino a proporre la conclusione nella piazza chiusa dei Ragazzi del ’99.

Proprio in conseguenza di questi disguidi Boschini è stato invitato al parlamento europeo di Bruxelles per partecipare, settimana prossima, alla discussione sui diritti Lgbti e in particolare sulla libertà di espressione e di assemblea. «Quello di Varese sarà l’unico Pride dell’Europa occidentale, assieme a quello francese, limitato però dalle misure straordinarie per l’antiterrorismo, ad essere a Bruxelles assieme al Pride bulgaro, quello di Kiev e altri dell’Europa dell’Est, per raccontare delle limitazioni subite», racconta il portavoce di Arcigay Varese.