Il professore che inorgoglisce l’Insubria

Il docente Musso dell’ateneo varesino è stato premiato dalla Oxford University. Svolgerà la sua attività di visiting professor in America Latina, a Lima in Perù

Un riconoscimento internazionale che riempie di orgoglio l’ateneo varesino.

Grazie al suo lavoro di visiting professor alla UCSS (Universidad Católica Sedes Sapientiae) di Lima, il dell’Università dell’Insubria ha vinto una delle sei fellowship, del valore di 22.500 dollari, messe in palio dalla Oxford University nell’ambito dell’iniziativa CYRAL (Scienza, Filosofia e Teologia in America Latina) e con un progetto intitolato “La vida en el universo: su origen, su naturaleza, su sentido – La vita nell’universo: le sue origini, la sua natura e il suo sentimento”.

Il professor Musso svolgerà la sua attività di visiting professor di Oxford in America Latina nel 2017 nelle Università UCSS e UNIFÉ di Lima, in Perù, in collaborazione con la Sociedad Científica de Astrobiología del Perú e il SETI Permanent Committee della International Academy of Astronautics, di cui è membro dal 2004.

Il progetto durerà circa due mesi e comprenderà diverse attività di ricerca, insegnamento e divulgazione, in particolare rispetto a tre temi: la relazione tra l’origine dell’universo e la possibilità della vita al suo interno (ciò che a volte viene chiamato “principio antropico” e di cui esistono varie interpretazioni); la ricerca della vita nello spazio, rispetto a cui in Perù vengono svolte importanti ricerche grazie alle proprietà del deserto di Atacama, che è molto simile a Marte; l’universalità della ragione, soprattutto in relazione al tema del dialogo fra le culture, su cui la UCSS sta svolgendo da anni un lavoro molto fruttuoso con le popolazioni indigene dell’Amazzonia peruviana nella sua sede distaccata di Atalaya.

Il professor Paolo Musso, docente all’Insubria di Filosofia della Scienza e di Filosofia delle Scienze dello Spazio, è già al suo secondo riconoscimento internazionale: il primo fu infatti nel 2012, sempre da parte della Oxford University, quando fu premiato per un concorso di articoli su scienza e religione.