La sfida per unire tutti i moderati. A Varese la rinascita del Ppe

Da Forza Italia ad Area Popolare per prepararsi alle elezioni

– Parte da Varese la sfida dell’unificazione dell’area moderata che si rifà ai valori del Partito Popolare Europeo. «È il momento di concretizzare una proposta nell’azione politico-amministrativa»: l’appello rivolto dal dirigente provinciale di Forza Italia Nino Caianiello a conclusione della due giorni sul tema “L’Europa che vogliamo” che ha riunito a Varese tutte le anime delle varie forze politiche e civiche che fanno riferimento al Ppe. Da Forza Italia al gruppo di Area Popolare riunito attorno a Raffaele Cattaneo,

fino ad Esperienza Civica, la lista guidata dal vicepresidente della Provincia Marco Magrini. «Siamo qui per dare un segnale di un ulteriore passo verso una riunificazione che io credo ineludibile – la sintesi di Caianiello – una proposta che deve partire da Varese per farla recepire anche a Milano: un passaggio verso l’unità, per una rappresentanza nelle sedi istituzionali. In modo propositivo, non possiamo continuare a subire i populismi». Serve uno scatto anche nei contenuti e nell’azione amministrativa, soprattutto tenendo conto delle possibili modifiche alla legge elettorale, che potrebbero imporre la condivisione di un candidato di coalizione nei collegi uninominali ma anche la sfida alla Lega nel proporzionale. Di fronte al «rigurgito del populismo, che è un pericolo anche per la nostra provincia», come sottolinea il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, «non possiamo dividerci, ma dobbiamo pensare alle modalità per fare un pezzo di strada insieme. Senza fretta, riconoscendoci in una sintonia di valori e contenuti, per dare rappresentanza politica a tutto questo. Nel territorio dove la Lega è nata ed è forte, ancor di più bisogna far sentire la nostra voce con iniziative comuni per far crescere l’area moderata». Un’ipotesi, lanciata dall’ex sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli, potrebbe essere quella di «gruppi federati tra Forza Italia e i civici» nei contesti locali. Perché la sfida che hanno davanti i moderati, sottolinea Farioli, «non è tra buonismo o cattivismo, ma quella della responsabilità del senso comune. Toccherà a noi nell’unità, convincendo altri». Anche il consigliere provinciale Giuseppe Taldone invoca «un centrodestra aperto, allargato e plurale in vista dei prossimi appuntamenti alle urne», mentre Magrini chiarisce che i “civici” sono aperti ad un percorso comune: «Siamo a disposizione per una politica che risolve i problemi della gente, non che specula sugli stessi gente». L’esempio è l’immigrazione, su cui «i Comuni sono stati lasciati soli». In sala molti amministratori, tra cui il sindaco di Jerago con Orago Giorgio Ginelli, che richiama al «tema della sussidiarietà, di un’Europa dei popoli e delle regioni».