Orgoglio Etero contro Gay Pride. Varese spacca la piazza di giugno

Presentata ieri la richiesta in Provincia per il patrocinio della “contromanifestazione”. Galparoli (Fi) e Longhin (Lega): «Ribadiremo la centralità della famiglia naturale»

– Non solo Varese ospiterà il primo Gay Pride nella storia della Città Giardino. Ma anche la prima giornata dell’Orgoglio Etero. Che si svolgerà lo stesso giorno, il 18 giugno, probabilmente ai Giardini Estensi (ma la location, dicono gli organizzatori, è ancora da decidere). La proposta, nata ovviamente in contrapposizione al Varese Pride, è stata presentata ieri mattina dai consiglieri provinciali e, capigruppo in consiglio provinciale dei gruppi Liberi per la Provincia e Lega Nord. Che sia nata in polemica, lo dimostra il fatto che tra le prime richieste, c’è quella di avere il patrocinio della Provincia di Varese, concesso proprio pochi giorni fa al Gay Pride.

I due esponenti di centrodestra annunciano «la richiesta del patrocinio della Provincia all’evento in programma a Varese il 18 giugno intitolato “Orgoglio Etero”» si legge nella nota che hanno inviato. «Sia chiaro – interviene Galparoli – che l’organizzazione di questo evento non è per metterci in contrapposizione ad un modo di essere non nostro ma per valorizzare quella condizione di etero che negli ultimi anni è percepita, assurdamente, come negatività». Riguardo l’assegnazione del patrocinio al Gay Pride,

i due consiglieri continuano: «Siamo venuti a conoscenza della concessione del patrocinio da un quotidiano online, noi chiediamo ufficialmente il patrocinio alla Provincia e pretendiamo che sia il consiglio provinciale a deciderlo. L’imposizione del presidente Vincenzi, senza una condivisione in consiglio, senza una delibera di giunta è l’ennesimo atto arrogante dovuto non alla determinazione e alla forza dell’uomo ma al fatto di non avere più una maggioranza, mi chiedo cosa avrebbero votato i consiglieri del Ncde e come si sarebbe comportato il consigliere in caso di non concessione del patrocinio». Da qui la decisione di organizzare la contromanifestazione.

Orgoglio Etero del 18 giugno sarà «l’occasione per ribadire il concetto di famiglia naturale e riequilibrare il concetto di “diritti e doveri” che oggi è a sfavore della famiglia naturale sia sotto l’aspetto morale che sotto l’aspetto legislativo». Galparoli sottolinea poi come «non ci sia alcun tratto omofobo nella manifestazione, i diritti di tutti vengono tutelati». Gli organizzatori fanno sapere che non verrà chiesto il patrocinio al Comune, dal momento che «non lo ha concesso al Gay Pride, cosa che reputiamo giusta, e quindi non lo chiederemo nemmeno noi». Sulla vicenda il commento del sindaco che si è trovato a gestire in giunta la decisione di non concedere il patrocinio al Varese Pride, commenta: «Ognuno è libero di manifestare come crede, esattamente quello che ho detto per quanto riguarda il Varese Pride. Sono contento che non chiedano il nostro patrocinio. Perché avrei risposto esattamente come ho risposto per il Varese Pride». Chi, da destra, si discosta invece dalla presa di posizione dei due consiglieri provinciali, è l’ex assessore, esponente della lista Fratelli d’Italia-Varese Cresce. «La provocazione di Galparoli e Longhin ci sta – dichiara – perché la Provincia ha passato il segno. Ha sbagliato a dare il patrocinio ad un manifestazione di questo tipo, così come la Regione ha sbagliato a dare il patrocinio al Family Day. Sono manifestazioni legittime, ma non è giusto che un organismo istituzionale entri nel merito di queste manifestazioni».

In sostanza, Clerici difende una posizione di equidistanza delle istituzioni da manifestazione che riguardano i valori etici. Sia da una parte che dall’altra. Una presa di posizione laica. «Che un Comune o una Provincia – continua Clerici – diano un patrocinio su manifestazioni di orgoglio di genere non serve. Torniamo alle cose importanti, a quello che è il senso e il ruolo di questi enti. Amministrare il territorio. Se entriamo nel merito, non capisco come ci possa essere un orgoglio gay, come non capisco come ci possa essere un orgoglio etero. Sono orientamenti che fanno parte della sfera intima».