Piovono multe dalla polizia svizzera? La truffa bussa in casa dei varesini

La bufala - A lanciare l’allerta le forze dell’ordine ticinesi. Federconsumatori: «Denunciate»

– La fantasia dei truffatori non conosce confini; questa volta, a finire nel mirino dei balordi sono gli automobilisti stranieri di passaggio nel Canton Ticino. Una truffa che riguarda anche tanti cittadini della provincia di Varese che si recano in auto in Svizzera, magari per motivi di lavoro come i frontalieri, oppure per turismo o semplicemente per fare il pieno di benzina. A lanciare l’allarme è la polizia cantonale svizzera, la quale ha segnalato anche alle autorità italiane, che nei giorni scorsi sono state recapitate all’estero numerose notifiche di contravvenzioni per eccessi di velocità rilevati sulle strade del Ticino, del tutto fasulle.

Lettere che hanno come mittente l’inesistente “Swiss Police” e che sono scritte in inglese; vittime preferite del raggiro gli automobilisti stranieri, in particolare italiani. A trarre in inganno le ignare vittime, il fatto che gli indirizzi dei multati e i numeri di targa riportati sulla contravvenzione siano corretti. Lo scritto però, come sottolinea la stessa polizia svizzera, contiene anche diverse imprecisioni che devono subito mettere sul chi va là le potenziali vittime della truffa ad alta velocità.

Ad essere sbagliati sulla multa sono ad esempio i luoghi di rilevamento della contravvenzione o anche l’unità di misura della velocità che non è in chilometri orari ed anche l’importo in euro, anziché in franchi svizzeri. Un cittadino italiano si è visto recapitare a casa lo scorso 15 aprile una multa da 367 euro per eccesso di velocità registrato, secondo quanto comunicato dai truffatori, a Mendrisio, dove la vittima sarebbe sfilata a 80 Kph, stando a quanto scritto nella contravvenzione, che ovviamente conteneva anche un codice iban dove versare la cifra. «Invitiamo le persone che hanno ricevuto queste comunicazioni a recarsi al più presto presso il posto di polizia del loro luogo di residenza e nazione e di sporgere denuncia» il consiglio della polizia cantonale svizzera.Segnalazioni di vittime di questo raggiro in provincia di Varese al momento non sembrano essere arrivate, ma le associazioni dei consumatori invitano a tenere alta la guardia. «I truffatori purtroppo sono molto fantasiosi e ne inventano sempre di nuove, come costatiamo tutti i giorni ai nostri sportelli – afferma , presidente di Federconsumatori Varese – i cittadini devono abituarsi a dubitare di tutto e di tutti; nel caso specifico delle finte multe svizzere, il primo consiglio è quello di non pagare e poi di recarsi dalle forze dell’ordine per fare denuncia, oppure rivolgersi alle associazioni dei consumatori. Prestino la massima attenzione in particolare i frontalieri o chi si reca spesso in Ticino con l’auto; il campo delle truffe si sta ampliando ».