“Tra sacro e Sacro Monte”: nel progetto anche un cinema a cielo aperto

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– Interrogato su progetti e volontà future per rendere il festival sempre più ricco e affascinante, Andrea Chiodi ha parlato del suo grande desiderio di organizzare un cinema all’aperto alla 14esima cappella, così come quello di sfruttare altre aree del Parco del Campo dei Fiori, magari anche l’affascinante struttura del grande albergo. E proprio su questo punto è arrivata un’interessantissima anticipazione da parte di Giuseppe Albertini. Il presidente della Camera di Commercio ha infatti confermato la forte intenzione di rilancio da parte del gruppo di privati che nel 2016 ha acquisito la proprietà del Grand Hotel Campo dei Fiori, già espressa da Andrea Buffarello, direttore della società GHP – Finalba Group, in occasione dell’inaugurazione delle aperture organizzate dal FAI nell’ambito della mostra su Giuseppe Sommaruga, che stanno riscuotendo un enorme successo.

Albertini ha dichiarato che l’intenzione della nuova proprietà è quella di far tornare il Grand Hotel un albergo di eccellenza (partendo dai primi due piani viste le dimensioni del complesso), ma anche riqualificare l’adiacente ristorante “Belvedere” e addirittura riattivare il secondo tratto della funicolare, chiuso ormai dal 1958. La volontà è inoltre quella di “liberare” il tetto dalla selva di antenne e ripetitori, dislocandole, vista l’importanza strategica che il Campo dei Fiori comunque riveste per le trasmissioni, a terra, con un impatto ambientale di molto ridotto.

Dato il corposo investimento compiuto, la realizzazione di questo progetto secondo Albertini potrebbe attuarsi in tempi relativamente brevi. Un progetto che se diventasse realtà coronerebbe un sogno e una speranza per l’intera città di Varese, che al “gigante addormentato” del Sommaruga dimostra continuamente il suo attaccamento.