Tutta l’Italia in bici per il prof Arcelli

È l’impresa che attende Giacomo Ierardi, amico del preparatore atletico varesino scomparso due anni fa

É partito ieri ufficialmente il conto alla rovescia per la prossima impresa del settantunenne : un viaggio in bicicletta lungo tutta la penisola, dalla sua casa di via Valverde a Cittadella del Capo, in Calabria per onorare l’amicizia e la figura di , noto preparatore atletico varesino di fama europea.

La partenza è tra un mese esatto, prevista per la mattina del prossimo 9 agosto, da Masnago. Un viaggio in sella in undici tappe sino ad arrivare alla punta stivale in meno di due settimane. L’arrivo è infatti previsto per il 20 agosto a Cittadella del Capo, il comune calabrese dove è nato oltre 71 anni fa, dopo aver percorso circa 1500 chilometri attraversando tutta Italia. Proprio come 11 anni fa, ma con qualche differenza: questa volta, infatti, Ierardi ha scelto di scendere sull’altro versante, seguendo la costa adriatica e non quella tirrenica. «L’altra volta partii il primo di agosto e arrivai a Paola il 12 – ricorda – ma questa volta vorrei provare a scendere lungo la costa Adriatica fino in Puglia, per poi tagliare verso la Calabria all’altezza del Golfo di Taranto. Così cambio un po’ panorama».

E non solo. Dovrebbe anche risparmiarsi alcune decine di chilometri e soprattutto eviterebbe buona parte delle salite. Una faticaccia, che impone una media di circa 140 chilometri al giorno da percorrere prevalentemente lungo strade statali e provinciali. «L’importante è svegliarsi presto e partire con la prima mattinata dopo una buona colazione. E poi pedalare bevendo molto e senza correre. Non devo battere alcun record, ma voglio arrivare fino in fondo. Lo devo ad Arcelli».

Oggi come nel 2006 a spingere Ierardi è il sentimento di amicizia. «Undici anni fa partii in bici per tener fede alla promessa fatta ad un amico, un collega – ricorda – anche lui calabrese e con cui sarei dovuto tornare “a casa”, in Calabria, una volta raggiunta la pensione. Ma lui morì due anni prima».

Poi un anno e mezzo fa morì Enrico Arcelli, medico, scrittore e indimenticato preparatore atletico del Varese Calcio, suo grande amico. Ierardi sarebbe voluto ripartire in sella alla sua bicicletta (sempre la stessa!) alla volta di Paola già l’anno scorso, «ma un brutto infortunio al tendine d’Achille me l’ha impedito – racconta – Ora invece sono pronto, e ho già cominciato la preparazione, uscendo in bicicletta tutti i giorni, tempo permettendo».

Fondatore della Enervit e, nell’ultimo periodo, parte dello staff tecnico dell’Inter, Arcelli per Ierardi era soprattutto un amico: «Condividevamo la passione per la corsa», racconta Ierardi, calabrese di origine ed ex maratoneta di livello nazionale: «Ero un gregario, non un campionissimo, ma Arcelli mi ha sempre aiutato molto nella preparazione quando partecipavo alle gare, e anche poi, quando facevamo sport solo per divertirci».

Il viaggio per ora ha uno sponsor, il Ctl (Comitato tempo libero), guidato dal cavalier Bifulco, tra i maggiori sostenitori dell’impresa.