Varese capitale del cicloturismo italiano. La terra dei laghi ospita gli appassionati di bici

Ieri mattina un incontro ufficiale ai Giardini Estensi, da dove sono partiti i diversi tour giornalieri

– È entrato nel vivo il Cicloraduno Nazionale FIAB 2017, che per la sua 29esima edizione ospita cicloturisti italiani e stranieri nello scenario delle prealpi e dei laghi varesini. La manifestazione è stata voluta e organizzata dalla sezione cittadina della Federazione Italiana Amici della Bicicletta, FIAB Varese Ciclocittà, in stretta collaborazione con la Camera di Commercio e la Varese Sport Commission, con il patrocinio della Provincia e dei Comuni di Varese e Laveno Mombello.

Partito lunedì 19, il raduno ha richiamato in città per la sua fase finale oltre 300 appassionati della bici, membri delle sezioni provinciali FIAB di tutta Italia, ma anche cicloamatori da Germania, Olanda, Danimarca e Svizzera. Un appuntamento all’insegna dello sport e della scoperta culturale e paesaggistica del territorio: ogni giorno vengono infatti organizzati 4 percorsi a scelta con diverso grado di difficoltà (corto, medio, lungo e mountain bike) che prevedono soste lungo la strada ai maggiori luoghi di interesse.

Ieri mattina nel parterre dei Giardini Estensi, scelto come quartier generale della manifestazione, la partenza dei cicloturisti per le diverse gite giornaliere è stata salutata dai promotori del raduno, che hanno espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’evento. Lorenzo Savelli e Fernando Galasso di FIAB Varese, che ha curato l’organizzazione con oltre 50 volontari, Mauro Temperelli per la Camera di Commercio, che ha coinvolto anche i ragazzi del progetto alternanza scuola-lavoro, e Sabrina Guglielmetti della Sport Commission, che ha partecipato all’edizione 2016 del Cicloraduno tenuta a Grosseto, studiandone lo svolgimento.

Presente anche l’assessore allo sport, Dino De Simone, che ha dichiarato: «Eventi come questo offrono la possibilità di godere del nostro territorio nel modo migliore, con sistemi ecosostenibili che si sposano al meglio con la bellezza dell’ambiente. Chi è venuto per la prima volta a Varese in occasione del Cicloraduno si è innamorato della nostra città e ci tornerà. Siamo totalmente al fianco della Varese Sport Commission e della strada che ha intrapreso: il turismo, sportivo e culturale insieme, è una scelta vincente».

Le tappe di ieri si sono indirizzate verso Laveno, con sosta al Museo Innocente Salvini, il mulino-museo tra Cocquio Trevisago e Gemonio, mentre il gruppo mountain bike è andato alla scoperta dell’alta valle Olona, con visita a Castelseprio e al monastero di Cairate. Oggi i bikers andranno sulle rive del Ceresio, mentre le mountain bike si recheranno in Valganna. Domani, ultimo giorno del raduno, i 300 cicloturisti visiteranno le stupende ville di Varese e i loro giardini, in un riposante percorso cittadino dopo le fatiche dei giorni precedenti.

Numerosi gli eventi collaterali organizzati per tutta la settimana, con tavole rotonde, visite guidate e il Cinebici Festival, che ha unito l’amore per le due ruote a quello per il cinema. E molti gli appuntamenti ancora in programma: oggi e domani, dalle 9 alle 18 in Salone Estense, è allestita una mostra con velocipedi e biciclette d’epoca, mentre alle 17.30 presso la Libreria Ubik di piazza del Podestà sarà presentato il nuovo libro di Gianni Spartà, “Dimmi perché parti”. Domani mattina invece, dalle 11.30 con partenza ai Giardini, si svolgerà BiciFanfara, una pedalata urbana aperta a tutti con la partecipazione della Fanfara dei Bersaglieri in bicicletta che vuole sensibilizzare su mobilità sostenibile e sicurezza stradale.

FIAB è infatti impegnata nella campagna nazionale #CodiceDiSicurezza per sollecitare Parlamento e Governo a completare l’iter di riforma del Codice della Strada, con il disegno di legge delega approvato dalla Camera, ma fermo in Senato da oltre due anni. Se la legislatura si concludesse senza l’approvazione definitiva, andrebbe perduto tutto il percorso fatto sin qui, che per la prima volta mette al centro la persona, la sicurezza e la mobilità sostenibile, di cui il Cicloraduno varesino sta dimostrando tutte le potenzialità.