Zambelli risponde a Galimberti . «Noi i fatti li stiamo già facendo»

La responsabile di Fipe torna sulla questione del commercio varesino e replica al sindaco

Dopo le critiche di venerdì alla giunta da parte di , responsabile di Fipe Varese, l’associazione dei pubblici esercizi, sul defilamento dell’amministrazione riguardo ai seri problemi del commercio varesino dopo l’iniziale dialogo, e la risposta la sera stessa del sindaco Galimberti e dell’assessore alle Attività produttive, Ivana Perusin, che hanno invitato la Fipe a meno lamentele e più proposte concrete, ieri è arrivata la nuova replica dei commercianti.

Antonella Zambelli ha dichiarato: «Mi spiace che il sindaco dica che io e Fipe non abbiamo dato collaborazione. Non è vero: noi non ci siamo tirati indietro e la nostra associazione sta già operando coi fatti e ha già in atto delle nuove iniziative. Se il sindaco avesse mantenuto la promessa di incontrarci venerdì scorso, ora avrebbe saputo che da parte nostra stiamo rivitalizzando la zona di Biumo, con la “Festa delle Ciliegie” e l’annuale “Pedalata”, dove l’associazione commercianti è sempre stata un’ottima collaboratrice dell’amministrazione. Diverso è il discorso dei comitati che sono costituiti da persone senza nessun obbligo di iscrizione, né di un vero e proprio statuto. Il comitato “Varese diamoci la mano”, composto da circa 15-20 persone, di cui tante andate solo per curiosità, può fare proposte, ma fino ad ora sono rimaste tali».

«Le nostre proposte invece – ha proseguito la responsabile di Fipe – sono già fattive ed operative: la “Festa delle Ciliegie” ad esempio è come sempre una realtà, con i depliant già stampati e i posti delle bancarelle assegnati. Condivido in pieno l’invito del sindaco Galimberti a fare i fatti, ma noi li stiamo già facendo. Se mi avesse ricevuta se ne sarebbe accorto: al prossimo tavolo di incontro presenteremo all’amministrazione dei suggerimenti ben articolati sul piano della sosta che non stravolgono assolutamente le tariffe stabilite, ma offrono soluzioni alternative per accontentare tutti. Il piano della sosta noi l’abbiamo accettato, ma vogliamo contribuire a migliorarlo con le nostre idee e i nostri consigli».