Ecco il nostro Albertazzi. «Girò i mercati. Ci amò davvero»

Il retroscena - Il grande attore, spentosi ieri a 92 anni, fu candidato nel Tradatese nel 1996

Addio a : l’attore originario di Fiesole si è spento all’età di 92 anni. Vent’anni fa fece campagna elettorale nel Tradatese per conquistare un seggio in Parlamento: «Un gran mattatore, anche sulla scena politica» lo ricorda , oggi consigliere regionale, allora segretario provinciale di Alleanza Nazionale, partito “in quota” al quale l’attore fu candidato alle politiche.
Era il 1996, alle elezioni per la Camera dei Deputati vigeva il sistema elettorale del “Mattarellum”, con il maggioritario e i testa a testa nei collegi uninominali. La Lega Nord di sfidava, in solitaria, i due schieramenti.

In provincia di Varese fu battaglia in tutti i dieci collegi di Camera e Senato, con i tre candidati di Ulivo, Polo per le Libertà e Lega che si contendevano i seggi. A Tradate, feudo leghista, le due coalizioni provarono a mettere in campo dei pezzi da novanta contro il popolarissimo sindaco di Cairate . E il centrodestra schierò , che aveva 72 anni e che simpatizzava per An.
«Non era un “catapultato” – racconta Luca Ferrazzi, allora già consigliere regionale per Alleanza Nazionale e segretario provinciale del partito guidato da – Albertazzi conosceva bene quella zona, perché da giovane aveva vissuto a Venegono. La sua fu una candidatura condivisa, presa con entusiasmo da tutta la coalizione». In quella stessa tornata infatti avevamo visto l’avvocato di , , candidato nel collegio sicuro di Luino, e un altro fedelissimo del Cav, , fatto scendere in campo a Gallarate.

Ad Albertazzi però il “colpaccio” non riuscì: troppo forte la Lega, dopo anni di grandi successi alle amministrative. L’attore si fermò al 31%, contro il 38,2% del candidato leghista Frigerio (che poi dopo un anno scomparve prematuramente, lasciando il seggio a , eletto con le suppletive), ma riuscì a superare al fotofinish il candidato dell’Ulivo, che era il notissimo .
«Abbiamo avuto la fortuna di condividere quel mese di campagna elettorale che rimarrà nel cuore di tutti noi –

ammette Ferrazzi – perché Albertazzi è stato un grande mattatore sulla scena teatrale, ma lo era anche quando, dopo un comizio o un incontro elettorale, ci si fermava da qualche parte a mangiare una pizza. Una grande persona». L’attore si era impegnato a fondo nella sfida elettorale: «Era un personaggio estroso e stravagante, ma aveva girato il territorio, battendo i mercati – racconta Luca Ferrazzi – Ricordo la prima volta che andai a prenderlo a Milano per portarlo alla presentazione della candidatura. Forse per l’emozione, avevo sbagliato strada e lui ad un certo punto mi disse: “Mi sembra che sia passato troppo tempo per arrivare a Tradate”». L’ultima volta da queste parti, nemmeno due anni fa, per una straordinaria performance al Sacro Monte, nell’ambito della rassegna “Dal sacro al Sacro Monte”.