Minacce a colpi di cric dopo un banale incidente

Coppia di svizzeri nei guai: avrebbero impugnato l’attrezzo dopo un lieve urto con l’auto di una donna

Coppia di coniugi svizzeri nei guai a Vergiate per aver minacciato un’automobilista con un cric per auto. Scene di ordinaria follia nel Varesotto: tutta colpa di una banalissimo tamponamento. Due persone, marito e moglie, residenti da tempo formalmente in Svizzera, ma di origine russa, sono state denunciate a piede libero e dovranno rispondere all’autorità giudiziaria di Busto Arsizio per minaccia aggravata e porto di oggetti atti a offendere.

I responsabili della brutta vicenda sono stati incastrati dagli agenti di polizia locale del Comune di Vergiate. Come detto, all’origine di tutto c’è stato un banale sinistro provocato da una manovra sbagliata: una manovra che avrebbe provocato danni lievissimi per entrambi i veicoli.

A bordo di una macchina viaggiavano i due svizzeri; sull’altra autovettura c’era una signora sulla settantina di Vergiate. In pochi istanti la situazione si è fatta rovente: dalle parole si è passati rapidamente ai fatti, con la settantenne che sbigottita stava assistendo all’escalation di violenza. I due coniugi, infatti, appena scesi dalla macchina, hanno incolpato la signora di Vergiate, dandole la responsabilità di aver provocato l’urto. Ma poi i toni si sono alzati fino a degenerare: a un certo punto, infatti, la moglie svizzera ha estratto dal bagagliaio della macchina un pesante arnese di ferro, agitandolo verso la conducente con fare minaccioso, tanto da intimorire la signora.

L’assurda scena, che sembrava essere tratta da un film, è stata notata dai passanti e da alcune persone uscite dal vicino ristorante, che hanno evitato il peggio dicendo che avrebbero chiamato la polizia locale. Proprio per questo motivo i due sono saliti a bordo dell’auto e si sono allontanati.

La polizia locale ha ascoltato la versione dell’anziana e dei presenti, raccogliendo pochi, ma utili elementi per rintracciare l’autovettura, con a bordo i due svizzeri.

Di fatto in meno di un’ora l’auto con targa svizzera è stata notata da un agente in borghese che ha fatto intervenire un’altra pattuglia per fermare il veicolo. La perquisizione dell’auto ha permesso di far venire a galla l’oggetto usato per minacciare l’anziana, mentre la perquisizione dei due soggetti, ha consentito di scovare addosso all’uomo un coltello a serramanico, di piccole dimensioni, ma il cui porto è comunque vietato senza un giustificato motivo, a maggior ragione se trovato a seguito di episodi del genere.