LUINO «Problemi strutturali al parco lago di Luino». Ce li hanno segnalati alcuni cittadini che sbirciando nel cantiere dell’opera, pensata per riqualificare viale Dante e finita al centro delle polemiche per il suo impatto visivo sul Maggiore, hanno notato alcune crepe “sospette”. Niente di irreparabile, ma abbastanza per far storcere il naso ai luinesi che già non vedono di buon occhio l’impianto in muratura della struttura. Nel dettaglio i problemi, se così si possono chiamare, riguardano l’attacco tra la testata di alcune travi e le murature in calcestruzzo. In buona sostanza i disguidi si sarebbero verificati nella parte della trave, la testata, che si attacca ai muri che la sostengono. In alcuni punti, infatti, probabilmente dopo il suo assestamento naturale alcune travi hanno, di fatto, strappato i bulloni ancorati al calcestruzzo. Spostandosi dalla loro posizione originaria e creando degli “strappi” nelle murature. Inconvenienti tutto sommato limitati ma, al contempo meritevoli di attenzione. Se da un lato, infatti, si dovrebbe trattare di situazioni che non minano assolutamente, allo stato delle cose, la stabilità della struttura, dall’altro potrebbero rappresentare un
piccolo campanello d’allarme e una problematica da risolvere. Anche alla luce del proseguo dei lavori. Al corrente della situazione, infatti, c’è ora anche l’assessorato ai lavori pubblici guidato da Alessandro Barozzi che disporrà, proprio alla luce delle segnalazioni, tutti gli accertamenti del caso. «Contestualmente alla segnalazione ricevuta – sottolinea infatti Barozzi – ho deciso di contattare immediatamente l’ufficio tecnico per verificare i motivi e l’entità di questi cedimenti. Analisi e monitoraggi che dovranno essere affrontate nel più breve tempo possibile per avere un quadro della situazione che sia assolutamente preciso e esaustivo». Insomma il Comune non vuole correre alcun rischio ed è deciso a vederci chiaro. Parallelamente prosegue l’analisi delle possibili soluzioni con cui si cercherà, dove possibile, di ridurre l’impatto dell’opera. È infatti in attesa di essere analizzata dalla giunta la delibera messa a punto dall’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Barozzi con tre possibili soluzioni alternative. L’obiettivo, hanno sottolineato sia Barozzi, sia il sindaco Andrea Pellicini, nel corso dell’ultimo consiglio comunale è quello di «arrivare al minor impatto possibile della struttura, fermi restando i vincoli di legge».
b.melazzini
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