Scientifico, artistico e Itc Busto, niente strage di bocciati

Busto Arsizio Scuola più severa? Busto smentisce i dati del Ministero, che vedrebbero quest’anno più bocciatura che negli anni scorsi. Forse sulla scorta dell’allarme suonata dai media nazionali, ieri mattina gli studenti delle superiori sono andati a controllare i cartelloni con un pizzico di ansia in più. Ma – almeno per quanto riguarda il liceo scientifico Arturo Tosi e l’artistico Paolo Candiani, che ieri mattina hanno appunto esposto i quadri – la stragrande maggioranza se l’è cavata con un bel sospiro di sollievo: le medie dei promossi e bocciati, infatti, erano in linea con l’anno scorso, se non addirittura migliorate con una netta diminuzione degli studenti respinti.E’ il caso, quest’ultimo, del liceo scientifico, che dopo il rigoroso lavoro di scrutinio da parte degli insegnanti, ha avuto la piacevole sorpresa di vedere medie più alte, risultati più solidi e di conseguenza più promozioni. «Non certo perché siamo stati di manica larga – chiarisce subito il dirigente scolastico Giulio Ramolini – ma perché quest’anno abbiamo fatto un lavoro importante sulla didattica, con una serie di interventi che ci hanno portati a un netto decremento delle bocciature, che sono a poco più del 9% del totale». Un decremento non omogeneo, visto che anzi, nelle classi prime c’è stato addirittura qualche studente respinto in più: «Negli altri anni, invece, la

diminuzione è stata molto evidente» conclude il preside.Risultati in linea con il 2009, invece, al liceo artistico Candiani, dove i bocciati sfiorano il 10% del totale: «Abbiamo applicato i parametri di valutazione fissati dal Ministero con ragionevolezza, cercando di interpretare nella maniera più corretta la volontà del legislatore – spiega il dirigente scolastico Andrea Monteduro – rispetto a una logica rigidamente sommativa, quindi, è prevalsa quella formativa». Anche all’artistico, le difficoltà maggiori si sono registrate al biennio: nelle prime la percentuale degli alunni respinti sale al 15, mentre quella dei maturandi non ammessi all’esame è esigua, e non arriva al 3%.Le bocciature e le sospensioni sono invece leggermente aumentate all’Itc Tosi, dove i risultati sono noti già da sabato scorso: «I non ammessi sono il 12%, ovvero il 3% in più dell’anno scorso – spiega Benedetto Di Rienzo, che fino all’inizio di settembre continua di fatto a reggere l’istituto di viale Stelvio – questo dipende anche dal fatto che siamo passati da una didattica a moduli a una che invece funziona per competenze. Ma d’altra parte era necessario uno sforzo di innovazione, una riflessione generale sul modo di fare scuola». Anche gli studenti con debiti formativi, dunque, sono aumentati. E in questi giorni sono tutti al lavoro sui banchi per colmare le lacune.Laura Campiglio

f.artina

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