LUINO L’Alto Varesotto entra nell’era del digitale terrestre. Con i primi interventi di switch off, ovvero lo spegnimento del segnale analogico e l’accensione del nuovo in digitale, già scattati dove il segnale arriva dal Piemonte o previsti per la giornata di domani. Si parte infatti con lo spegnimento della cella di trasmissione della zona di nord. Passaggio che riguarderà così buona parte dei comuni della Valcuvia, della Valmarchirolo, della Valganna e del Luinese. Saranno quindi Laveno, Luino e dintorni i comuni “pionieri” della rivoluzione televisiva. «Quella – spiegano da Rai Digitale Terrestre – che permetterà di fruire di un segnale in qualità audio e video superiore rispetto all’analogico e di una più ampia scelta di programmi». Per poter continuare a ricevere le trasmissioni con la nuova tecnica digitale è però necessario dotarsi di un decoder digitale terrestre collegato al televisore (nei nuovi televisori il decoder digitale terrestre è invece già integrato). Non mancano però i timori in questi primi giorni di assestamento. «Riceviamo quasi cento telefonate al giorno – conferma l’antennista Felice Bogni di Luino – perché tra le persone, specialmente i più anziani, esiste un po’ di preoccupazione. L’importante è aspettare la fase di assestamento, i primi giorni di risintonizzazione dei canali. Per il resto non dovrebbero esserci problemi. Non cambierà, se non per alcuni miglioramenti, la possibilità di ricevere il segnale.
Mi spiego meglio: se oggi l’antenna riceve il segnale, visto che le postazioni di emissione sono le stesse, continuerà a riceverlo senza problemi in digitale, previo decoder. I problemi subentrano dove, già oggi, il segnale non è ottimale. Per questo in queste zone il decoder digitale terrestre non funzionerà. Ed è necessario acquistare un decoder alternativo, satellitare, chiamato TivùSat. Ma io consiglio di aspettare il completamento dello switch-off e poi di contattate il proprio antennista di fiducia». Niente allarmismi, dunque, ma un po’ di pazienza. «Il segnale del digitale terrestre è trasmesso – chiariscono poi da Rai Digitale – come l’attuale segnale analogico e arriva a casa del telespettatore tramite l’antenna televisiva, senza bisogno di paraboliche. Non c’è quindi bisogno di cambiare antenna, salvo i casi in cui l’impianto sia molto vecchio. In questo caso può essere necessario l’intervento dei tecnici». Ma senza corse dell’ultimo secondo. «Specialmente nelle prime fasi successive allo switch off – concludono gli antennisti di In Orbita di Antonio Marostica di Caravate – possono capitare periodi di ricezione non ottimale. Noi abbiamo implementato il nostro personale per questo periodo proprio per far fronte alle richieste. Ma nella zona del Lago Maggiore, eccezion fatta per la parte di Laveno servita dal Mottarone, quindi dal Piemonte, già pienamente operativo, siamo ancora in transizione. Per questo serve un po’ di pazienza». Alessio Pagani
s.bartolini
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