I treni bomba aumenteranno Oltre 200 al giorno entro il 2017

LUINO Il deragliamento di sabato sera non è bastato a fare da monito: i treni merci aumenteranno sulla Luino – Gallarate. E di molto. Così è già stato deciso, prima di tutto dalla Svizzera. L’obiettivo della Confederazione è chiaro: trasferire i cargo dalla strada alla ferrovia. Per questo, però, non si è badato a spese. Finanziando e realizzando la galleria del Lötschberg, 34,6 chilometri tra il cantone di Berna e il Vallese, e quella di base del San Gottardo. Che sarà il tunnel ferroviario più lungo del mondo, con i suoi 57 chilometri, e dovrebbe entrare in funzione nel 2017. Grandi opere da 24 miliardi di franchi complessivi. Per far crescere la capacità del traffico merci. Diretto poi anche sulla Luino – Gallarate. Sull’asse del San Gottardo, che a Bellinzona si biforca con le due tratte verso Luino e verso Chiasso, viaggiano ora quotidianamente fino a 150 treni merci, equamente divisi. Ognuno con al suo “interno” un

potenziale carico pericoloso. Con la costruzione di AlpTransit, però, la capacità aumenterà di oltre 200 treni giornalieri, che potranno essere più lunghi degli attuali, già di circa 700 metri l’uno. Il che tradotto corrisponde al raddoppio dei cargo: dai 20 milioni attuali a 40 milioni di tonnellate complessive. Senza che dal 1882, hanno della sua apertura, sia cambiato qualcosa. Perché da queste parti investimenti se ne sono visti pochi.E intanto continua il paradosso: delle emrci a rischio 600 mila tonnellate imboccano ogni anno la rampa del Ceneri, scavalcano il Ceresio sul ponte di Melide e si fermano a Chiasso. Le restanti 1,9 milioni di tonnellate, invece, vanno via dritte. Lungo il binario unico che, passando per il Gambarogno, arriva al confine di Ranzo. Da lì transitano per Pino, Colmegna, fino a Luino e poi via verso Laveno e Gallarate. Da nord a sud. Da Rotterdam a Genova. E viceversa. Più volte al giorno. Per 365 giorni l’anno. Perché?

f.artina

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