Ferrovia chiusa e cantieri in strada Luino e Maccagno temono la paralisi

MACCAGNO Ferrovia chiusa da ieri al trasporto passeggeri e statale 394 percorribile, nel prossimo futuro, a ritmo ridotto per i cantieri. È questo lo scenario che, da qui a breve, potrebbe prefigurarsi sulle rive del Verbano. Perché il rischio è che si sommino due interventi importanti, fondamentali e attesi da anni ma al contempo difficilmente compatibili. Il primo, sul lato Ticinese, è quello avviato nelle scorse ore per la posa dei pannelli fonoassorbenti nell’area del Gambarogno. Intervento che blocca fino al 4 settembre i treni regionali sulla Bellinzona – Luino. Con i convogli, sostituiti, nella quasi totalità dei casi, dai bus tra Cadenazzo e Luino. Il secondo è rappresentato dai lavori di riqualificazione della statale 394 del Verbano Orientale. Così i sindaci di Luino, Andrea Pellicini, e Maccagno, Fabia Passera, hanno voluto esprimere tutti i loro timori. Che, in pratica, sono gli stessi di utenti e cittadini. «Seguiamo da tempo con estrema attenzione lo svolgersi dell’intricata vicenda che porterà a breve e  ne siamo certi all’ammodernamento del tratto tra Colmegna e Maccagno della statale 394. Siamo grati ad Anas  – spiegano in una nota congiunta – per aver riportato al centro della sua agenda il tema della riqualificazione dell’Incompiuta dopo oltre trent’anni di inutile attesa. Ora, però, a un passo dal

traguardo dopo aver superato i problemi del ricorso al Tar, viviamo un nuovo momento di incertezza. A causa dei concomitanti lavori per la posa delle barriere foniche nel Gambarogno, da ieri le Ferrovie federali svizzere hanno soppresso i treni sulla tratta Cadenazzo – Luino, sostituendoli con i pullman. Ora la sovrapposizione dei due lavori potrebbe diventare un pericoloso ostacolo, a causa dell’inevitabile restringimento della carreggiata nei tratti stradali interessati agli interventi di Anas. Restringimento che, lo ricordiamo, si  è reso necessario a causa della volontà più volte espressa e ribadita dal territorio di scongiurare la chiusura totale della strada per 14 settimane». Questo è il quadro che si prefigura. «Seguiamo con evidente attenzione l’evolversi della situazione – aggiungono i sindaci – ma siamo certi che il lavoro che l’assessore regionale Raffaele Cattaneo ha già iniziato la scorsa settimana con i colleghi ticinesi approderà presto a una scelta condivisa. Nessuno vuole introdurre nuovi disagi a quelli che, inevitabilmente, ci saranno. Ma con altrettanta convinzione ribadiamo la necessità che i lavori sulla statale non possono fermarsi e che una posizione di compromesso deve essere trovata. Allo stesso modo garantiamo il nostro impegno affinché la soluzione che si adotterà non finisca per penalizzare ulteriormente le necessità legate agli spostamenti su gomma e su rotaia».

b.melazzini

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