Delusione amorosa e sballo totale dietro la fine di Amy Winehouse

Una serata da sballo totale anche per i problemi di cuore. Amy Winehouse era “inconsolabile” dopo la rottura con il fidanzato, il regista Reg Traviss secondo il Daily Mail, ricordando che la cantante morta si era ricoverata nella nota clinica londinese Priory dopo la separazione. Secondo il quotidiano, Travis aveva cercato disperatamente di aiutare l’artista nella battaglia contro l’alcol,

ma si era poi reso conto che non non avrebbe mai sconfitto i suoi demoni.E a riprova di questi tentativi falliti, c’è la ricostruzione della serata fatale della cantante. Secondo quanto ha raccontato il domenicale The People,Amy Winehouse avrebbe comprato cocaina, eroina, ecstasy e ketamina da uno spacciatore di Camden Town venerdì sera, poche ore prima della sua morte.

Seconfdo alcuni testimoni “Amy sembrava determinata ad avere una serata alla grande venerdì notte. Era in giro a Camden la sera, ma sembrava sicura di voler continuare la festa a casa propria. Nessuno di noi sa chi era con lei nelle prime ore di sabato. Ma sballarsi era chiaramente la sua principale priorità quella notte”, ha spiegato  la fonte al tabloid.
Altri avrebbero visto la Winehouse comprare cocaina da uno spacciatore conosciuto della zona di Camden.
Secondo alcuni amici della star, invece, la cantante sarebbe morta dopo aver ingerito una pasticca di ecstasy cattiva, mescolata a grandi quantità d’alcol. “È stata un’overdose da ecstasy. Lei poteva fare cocaina fino al mattino. Ma questa è stata chiaramente una pasticca cattiva”, ha raccontato un amico della Winehouse al Sunday Mirror.

u.montin

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