Cassano Magnago – E’ stato un invito a superare le vecchie «competizioni» tra parrocchie quello lanciato ieri dal prevosto don Gabriele Gioia, durante la festa della Madonna del Rosario.
«La parrocchia di San Giulio fa parte della comunità pastorale San Maurizio», ha ricordato il sacerdote nell’omelia di tutte le messe celebrate in occasione della patronale, che non ha mancato di richiamare in centro oltre duemila cassanesi per la processione del pomeriggio con la statua della Vergine. L’unione fra le tre parrocchie cittadine nata nel 2008, ha spiegato don Gabriele, «non è soltanto una nuova modalità organizzativa», ma deve comportare «un’apertura del cuore», capace di abbandonare «la logica della competizione», che in passato portava a «confrontarsi con gli altri per dimostrarsi migliori». Adesso si tratta, invece, di «riconoscere il bene presente in tutte le comunità e dare loro una mano, se ne hanno bisogno». Questa condivisione deve allargarsi, come ha osservato ancora il parroco, alle comunità pastorali del circondario, al decanato, alla zona pastorale e alla diocesi intera.
La festa è stata inoltre l’occasione per accogliere il diacono don Martino Mortola, che sarà in servizio per quattro anni a Cassano, dove rimarrà anche dopo l’ordinazione sacerdotale del prossimo giugno: a lui, subito dopo la processione, l’onore di far baciare ai fedeli la reliquia della Madonna.
p.rossetti
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