Cassano, discariche abusive rifiuti Giro di vite della Polizia locale

Cassano Magnago – Finisce la pacchia per chi scarica i rifiuti nei boschi e lungo le strade: l’amministrazione comunale ha infatti dato il via a un’operazione che porterà all’apertura dei sacchi abbandonati, allo scopo di trovare tracce che permettano di risalire al proprietario.

Basta, del resto, un vecchio bollettino finito accidentalmente in mezzo al resto dell’immondizia per smascherare subito il trasgressore: anche perché chi, in genere, si libera in modo illegale della spazzatura non si impegna certo in un’accurata raccolta differenziata. A indagare è dunque la polizia locale in collaborazione con gli operatori della Sieco, la società intercomunale che gestisce l’igiene urbana e che ha più volte richiesto l’intervento degli agenti municipali, di fronte all’inciviltà dei soliti furbastri che hanno trasformato alcune zone della città in una vera e propria discarica abusiva. A cominciare dall’area boschiva di via Primo Maggio al Boschirolo, che può essere ormai considerata a tutti gli effetti una pattumiera a cielo aperto, ma anche in altri luoghi che non sono certo in periferia: è il caso, per esempio, di via Pacinotti, la strada sterrata che costeggia il retro del cimitero.

L’intervento è stato richiesto dal sindaco Aldo Morniroli e dalla Sieco stessa, il cui amministratore unico, Antonio Frascella, ha più volte sollecitato i cassanesi al rispetto delle regole, ricordando che i costi di smaltimento della spazzatura abbandonata rischiano poi di ripercuotersi su tutti i cittadini attraverso un aumento della tariffa. Insomma, «svolgiamo un compito di pulizia, non di polizia», aveva sottolineato già alcuni mesi fa il responsabile dell’azienda.

Pienamente d’accordo il primo cittadino, che ha chiesto con forza alla polizia locale di passare alla linea della tolleranza zero: per il momento l’operazione di controllo a campione dei sacchi è appena partita ed è quindi impossibile, spiega Morniroli, «avere già a disposizione dati significativi sui risultati ottenuti e sulle relative sanzioni».

A questo proposito, rimane da domandarsi come mai non vengano multati anche i cassanesi che non utilizzano i contenitori della raccolta differenziata, ma espongono fuori di casa altri sacchi pieni di rifiuti di ogni genere, che rimangono spesso giorni e giorni lungo le strade. Non manca neppure chi non rispetta le date di raccolta delle varie tipologie di materiali indicate dall’apposito calendario distribuito alle famiglie, ma lascia il sacco all’esterno dell’abitazione diversi giorni prima, con i conseguenti problemi di igiene e pulizia, che aumentano ancora di più quando si tratta dei sacchetti dell’umido, che se non vengono ben chiusi nell’apposito secchiello finiscono nel mirino dei gatti. Eppure, non dovrebbe essere così difficile cogliere con le mani nel sacco i responsabili, visto che per molti cittadini si tratta di un’abitudine fissa: per rendersene conto basta fare un giro in via Nino Bixio oppure in via San Carlo Borromeo, davanti ai condomìni all’angolo con via Pirandello.

p.rossetti

© riproduzione riservata