COMERIO Un moderno e tecnologico “pasquino”, che opera su Facebook da qualche giorno, agita la politica comeriese.
In queste ore, la polemica tra sindaco e minoranza si sta consumando a suon di volantini al curaro.
L’anonimo fustigatore della politica comeriese si è autobattezzatto “Fuori dal coro” e ha scelto come simbolo la foto di un simpatico maialino, un purscelin, come sono soprannominati gli abitanti di Comerio.
La vita amministrativa in paese è stata ulteriormente scossa in queste ultime ore dalle dimissioni della consigliera di minoranza Lella Parini, che nel consiglio comunale convocato per domani sera alle 21 sarà sostituita dal primo dei non eletti Giovanni Costa.
«Basta – esordisce l’anonimo comeriese, che dice di seguire la politica del paese da 20 anni – è ora che tutti facciamo qualcosa; basta con gli annunci senza fatti della maggioranza e basta con le rivendicazioni del passato della minoranza. I cittadini ne hanno le tasche piene e vogliono azioni concrete, vogliono chiarezza per il futuro».
Il “pasquino” di Comerio, che sul social network vanta già più di 60 amicizie, che travalicano anche i confini del paese, ne ha per tutti. «Basta con i reciproci piagnistei, cercate di volare più alti – ammonisce il “purscelin” – e sia da un lato che dall’altro fareste bene a non dimenticarvi che la gente che ha votato vi vede e vi giudica per le vostre azioni e per come le portate avanti. Basta fumo negli occhi o caramelle edulcorate, serietà dovrebbe essere la parola d’ordine per tutti».
Andare oltre le polemiche di bottega e tornare ad occuparsi dei problemi di Comerio, a partire dal gruppo di maggioranza de “Il Gelso”. «Chi sta al timone la finisca di sentirsi personalmente attaccato dopo aver fatto una campagna elettorale all’insegna delle accuse; cosa può pretendere ora?» l’attacco al sindaco Silvio Aimetti da parte del fustigatore di Facebook, che non risparmia nemmeno il gruppo di opposizione guidato da Paolo Costa. «Chi sta all’opposizione mediti su cosa ha sbagliato – ammonisce il “purscelin” – e sul perché ha perso tanta fiducia del paese e non pretenda di avere la macchina del tempo; piuttosto prenda le giuste decisioni». Né il sindaco né la minoranza ci stanno a farsi prendere a schiaffoni, seppure virtuali. «Andiamo avanti a governare con passione e determinazione il nostro amato paese – replica Aimetti su Facebook – il palazzo dopo tanti anni è finalmente aperto al pubblico; il consiglio comunale è il luogo in cui discutere democraticamente».
Anche Costa punzecchia il “purscelin”, al quale si rivolge via Facebook. «Caro purscelin dovremmo tirarti le orecchie – scrive il capogruppo – in questi mesi abbiamo fatto un’opposizione puntuale e avanzato proposte».
Matteo Fontana
s.bartolini
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