Salva l’Agenzia del Turismo La Provincia rileva le quote

VARESE L’Agenzia per il Turismo della si salverà, e sarà Villa Recalcati a rilevare le quote cedute dalla Camera di commercio.L’annuncio era arrivato durante l’estate: con la delibera del 24 luglio, l’ente camerale aveva dato seguito a un piano di riduzione delle spese e tra queste c’era il contributo di 400mila euro l’anno per l’Agenzia che ormai da tre anni promuove il turismo nel Varesotto. Un colpo che avrebbe potuto segnare la fine del progetto coordinato da Paola Dalla Chiesa.Una prospettiva nefasta per l’amministrazione provinciale che considera eccellenti i risultati raggiunti e ritiene strategico non mollare, nonostante la crisi e l’austerity. Ed ecco che nel pomeriggio di ieri viene presa una decisione: la Provincia, o una società controllata direttamente da Villa Recalcati, «la Patrimoniale, ad esempio» dice il presidente Dario Galli, che vede come più probabile quest’ultima ipotesi.Nonostante l’incertezza in cui versa il futuro della stessa Provincia, su cui pesa la spada di Damocle di una possibile fusione con Como, Villa Recalcati continua sulla strada intrapresa, ad esempio, con la costruzione di una nuova e prestigiosa sede per l’Agenzia del Turismo, in viale Ippodromo a Varese. Perché, dice Galli,

«questo ente ha lavorato talmente bene, in questi anni, che non avrebbe avuto senso interrompere questo trend positivo. Del resto, per la legge fino al 31 dicembre 2013 le cose devono continuare con le regole attuali. Dopo si vedrà, ma siamo convinti, nel caso improbabile che la fusione delle provincie venga attuata, di lasciare al nuovo ente un’eredità utile e importante».Le motivazioni con cui la Camera di Commercio aveva deciso per l’abbandono non erano solo di tipo economico, ma la decisione derivava anche da «valutazioni più strategiche connesse alla sostenibilità futura di investimenti quali quello rappresentato in particolare dal sostegno ad un bilancio di esercizio fortemente condizionato da quote rilevanti di costi di struttura – si legge nella delibera sulla spending review dello scorso luglio – Si registra quindi un’ampia condivisione da parte della Giunta camerale sull’opportunità di individuare altre modalità di supporto all’economia turistica, ritenendo non più appropriato per la Camera di Commercio continuare ad essere presente nella società consortile, addivenendo ad una proposta di scioglimento o, in subordine, di recesso». «Questo non significa ovviamente che cesserà la collaborazione dell’Agenzia con la Camera di Commercio» conclude Galli.

s.bartolini

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