Gallarate – Una raccolta di generi alimentari non deperibili sui sagrati delle chiese che compongo le quattro parrocchie della Comunità pastorale San Cristoforo: Santa Maria Assunta in centro, San Paolo Apostolo a Sciarè, Madonna della Speranza ai Ronchi e San Giorgio a Cedrate.
Un’iniziativa che si svolgerà sabato e domenica prossimi, quando, recandosi alle messe festive e prefestive, si potrà consegnare la propria “borsa della spesa” ai volontari della Caritas che raccoglieranno tutti i viveri donati in scatoloni, pronti poi per rappresentare un sostegno concreto, ma anche un testimonianza di carità, nei confronti dei bisognosi.
Manifestazione di un gesto reale di solidarietà, di generosità, di sensibilità a pochi giorni dal Natale. Non solo: il fatto di attivare la raccolta all’esterno delle chiese parrocchiali porta la mente a un’immagine di comunità che condivide i bisogni, il senso della vita, donando qualcosa ai più poveri.
Che sono tanti.
«Per quanto ci riguarda – spiega Alessandro Montresoro, uno dei volontari Caritas di Cedrate – le persone che si rivolgono a noi per necessità di generi alimentari, ma anche di vestiario, ultimamente sono in aumento. E non si tratta solo di stranieri o di gente che ha perso il lavoro, ma anche e in particolar modo di pensionati che con la pensione minima o la sociale non riescono a pagare l’affitto o le bollette. E neppure a comprarsi da mangiare».
Persone che risiedono a Gallarate, ma anche in comuni limitrofi, e che in realtà come la Caritas o le associazioni di volontariato che offrono un aiuto di questo genere vedono una speranza.
Sicuramente l’iniziativa del prossimo fine settimana è un gesto forte e significativo, che vede questa raccolta in alcune “domeniche speciali”, l’ultima prima di Natale, dunque in periodo di Avvento, e una nel periodo pasquale. Ma si unisce a tante altre iniziative di raccolta di materiale a favore dei più poveri che vedono le parrocchie impegnate costantemente, con diverse modalità.
Alla parrocchia di Cedrate, per fare un esempio, ogni sabato dalle 14.30 alle 16 il servizio della Caritas è presente per aiutare le famiglie e le persone bisognose. «Non abbiamo pacchi di generi alimentari preconfezionati – aggiunge Montresoro -, ma chi viene può chiedere che cosa ha bisogno». Quasi a creare un clima più familiare, di scambio, in cui sentirsi a casa propria e non ospiti.
Sabato e domenica si possono portare pasta, riso, olio, pane a lunga conservazione, fette biscottate, biscotti, latte a lunga conservazione, zucchero, farina, sale, o scatolame con carne, tonno, legumi e pomodori. Oltre a omogeneizzati.
Per sentirsi una grande famiglia. Che condivide. A Natale. Ma non solo.
Sara Magnoli
p.rossetti
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