Cocquio Trevisago Il fratello di Giuseppe Piccolomo indagato per favoreggiamento personale: la procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sulle presunte pressioni ricevute da due testimoni al processo del mani mozzate, aprendo un fascicolo a nome di Antonio Piccolomo. Pur essendo parente in linea diretta dell’imputato dell’omicidio di Carla Molinari, e pertanto non passibile di essere indagato per il reato di favoreggiamento personale, Antonio Piccolomo secondo l’ipotesi di indagine sarebbe incorso nel reato di favoreggiamento personale.Erano state le due figlie di Giuseppe Piccolomo a riferire in aula, di fronte alla corte d’assise, presieduta dal giudice Ottavio D’Agostino, e al pm Luca Petrucci, che almeno un
paio di testi erano stati avvicinati da un loro zio, col tentativo di orientarne le testimonianze. La procura ha eseguito gli accertamenti ed è risultato che il calzolaio del centro commerciale, nonché un amico di Piccolomo (Romano Lombardo, lui stesso lo ha riferito in udienza), erano stati avvicinati da Antonio Piccolomo. È lo stesso pm Petrucci a condurre le indagini, affidate alla Squadra mobile della polizia. Convocato per un interrogatorio, Antonio Piccolomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ha affidato la propria difesa all’avvocato Marco Lacchin, che è il marito di Simona Bettiati, il legale che difende Giuseppe Piccolomo in corte d’assise.
f.artina
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