Il Cadegliano Festival parte da Varese e propone quattro giorni intensi di teatro, danza, opera lirica, concerti, esposizioni multimediali, mostre di arte figurativa, incontri con l’autore, Lectio Magistralis e stage.
Torna dunque l’appuntamento con la Piccola Spoleto, dal 27 al 30 giugno, con i suoi artisti di fama internazionale e i trenta eventi concentrati in quattro giorni fino a tarda notte, per celebrare il compositore Giancarlo Menotti nato e vissuto per un lungo periodo proprio a Cadegliano.
Fu proprio Menotti nel 1958 a fondare il Festival dei Due Mondi di Spoleto a cui si ispira quello di Cadegliano cercando di ripercorrerne le linee guida “unendo la gente comune all’arte alta” per un festival che travalica schemi e luoghi convenzionali per incontrare il pubblico direttamente coinvolto nell’azione.
Pronti quindi per lo speciale festival internazionale delle arti sceniche e figurative, cento artisti, dieci nazionalità, quattro continenti e cinquanta istituzioni, per un evento targato Teatro Blu e sostenuto da Fondazione Cariplo, Regione Lombardia, Provincia di Varese, Comune di Cadegliano e Agenzia del Turismo.
«Il valore, la qualità del progetto hanno fatto sì che intorno a questo calendario di eventi si stringessero tante istituzioni cui si aggiungono i tanti privati che con la loro attività contribuiscono alla sua realizzazione, come Pubblierre di Luino che ci stampa tutto il materiale pubblicitario – spiega Silvia Priori direttore artistico della manifestazione – Un evento il cui valore supera i centomila euro, ma che come uscite di cassa arriva a poco più di 28 mila, grazie anche ai tanti volontari».
«Il risultato è un prodotto di pregio che sin dalla sua nascita è internazionale. Per il Festival sono, infatti, in collegamento Cadegliano, New York, Spoleto ed Edimburgo, le quattro città dove visse il maestro Menotti. Il Festival ripercorre gli insegnamenti del maestro, ma vuole contribuire a promuovere questo territorio, poiché compito degli artisti è anche essere utili alla società in cui viviamo».
Il primo appuntamento, preludio al festival, come da tradizione sarà “fuori porta”, quest’anno ai Giardini Estensi di Varese. Giovedì 27 giugno in cartellone, dunque, “Identità. Un viaggio sulle note del mondo” con la performance dell’Orchestra Internazionale di Porta Palazzo, di Teatro Blu e degli attori di Varese. Dieci nazionalità, quattro continenti, tredici musicisti e diciannove attori in una sola armonia. La regia è di Silvia Priori e Roberto Gerboles.
Altro appuntamento di spicco nel fitto calendario del Festival è quello di sabato 29, alle 21, con la prima nazionale dello spettacolo Almas, prodotto da Teatro Blu con César Brie, affermato artista argentino.
Una produzione che sarà esportata oltre i confini della provincia nei prossimi mesi e che combina l’arte del teatro con quella della musica.
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