Cassano, maggioranza spaccata Lega e Pd bocciano proposte Pdl

Cassano Magnago – Doppia sconfitta per il Popolo della Libertà, che l’altra sera è finito per la prima volta in minoranza nell’aula di Villa Oliva: Lega e Pd hanno bocciato le due proposte degli azzurri, che chiedevano di ripristinare il bonus per chi ha almeno due figli minorenni e di dare la precedenza alle associazioni rispetto ai partiti nell’assegnazione dell’area feste.

“I SOLDI NON CI SONO” – A spaccare la maggioranza è stato soprattutto il contributo alle famiglie eliminato quest’anno dal bilancio e che il Pdl ha tentato di reintrodurre, coprendolo con i 193.357 euro di utile netto della Cassano Magnago servizi (Cms) e con i 100mila già stanziati per le politiche familiari. Fondi, questi ultimi, che «non ci sono», ha replicato il sindaco Aldo Morniroli: si sono infatti ridotti gli introiti, che avrebbero dovuto finanziare la voce di bilancio, derivanti dagli accertamenti dell’Ici e dall’aumento delle multe. In ogni caso, il primo cittadino preferisce conservare questi soldi e anche l’utile della società municipale per il 2012, quando serviranno 227mila euro in più per rispettare il patto di stabilità: cifra che potrebbe salire a 327mila, visto che il Comune ha incassato quest’anno 100mila euro dai ricavi della Cms solo grazie alla vendita, per 326mila, dello stabile di via Carabelli. Insomma, l’utile della spa «è dovuto a un’entrata straordinaria», ha sottolineato Andrea Giorgetti (Pd), definendo la proposta del Pdl «volgare propaganda» e invitando a «non aiutare i soliti noti, ma quelli che hanno bisogno». Non meno pesante il contrattacco di Giorgio Soldarini, il pidiellino padre del bonus figli nato nel 2007: «Si vergogni: lei sta dicendo che mille famiglie hanno rubato i soldi». Pur apprezzando la disponibilità del sindaco ad aprire un tavolo di discussione sull’eventuale ripristino del contributo, Soldarini ha definito «un po’ sovietico» il sistema di agevolazioni, introdotte con l’ultimo bilancio, alle famiglie che usufruiscono dei servizi comunali, come la materna e il nido: è anche per evitare il cumulo tra questi sconti e il bonus, infatti, che Morniroli ha respinto la proposta del Pdl.

 Alle ragioni economiche si aggiungono quelle politiche, richiamate dal leghista Arduino Verzaro: «Le famiglie bisognose vanno aiutate introducendo il quoziente familiare, perché qui c’è gente che arriva con il suv a ritirare il bonus». A convincere il Carroccio, però, non è servito neppure il tentativo di Angelo Palumbo (Pdl) di abbassare da 17 a 10mila euro il reddito pro capite massimo: «E’ troppo tardi»,

ha ribattuto Romano Mettifogo (Lega), perché «quando chiedevo io questa riduzione, non vi andava bene». Non meno duro lo scontro sull’area feste: nella proposta di privilegiare le associazioni Luca Renna ha visto «un attacco alla Lega, unico partito a usare la struttura». Pronta la replica di Umberto Polato (Pdl): «Diremo ai cittadini che i partiti hanno la precedenza sulle associazioni di volontariato».

USLENGHI SOLIDALE CON SPERONI – Ad aprire il consiglio l’intervento di Domenico Uslenghi, che ha esibito un vistoso fazzoletto padano in segno di solidarietà con l’eurodeputato Francesco Speroni, insultato durante la commemorazione del partigiano Mauro Venegoni, al quale «non sarebbe piaciuto quanto è accaduto».
Luca Girardi

p.rossetti

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