L’effetto Velo Ok ha funzionato E Busto rilancia contro i bolidi

Sono arancioni e hanno una forma a scatola rettangolare. Alla loro vista gli automobilisti rallentano ma solo in presenza degli agenti di Polizia Locale scatta la registrazione. Parliamo dei Velo Ok, i limitatori di velocità che funzionano sia da dissuasori che da macchine sanzionatorie. Un anno fa nella città di Busto Arsizio ne sono stati posizionati una decina e in poco tempo hanno già contribuito a migliorare il comportamento di chi si mette alla guida. Le scatole arancioni sembrano infatti fare il loro lavoro tanto che Comune e Polizia Locale stanno mettendo a punto un progetto per installarne altre nei punti più congestionati della città.

La conferma del successo del limitatore di velocità arriva proprio dal Comando dei vigili che ha sede ai Mulini Marzoli: «Non abbiamo ancora le statistiche esatte – spiega il responsabile sostituto del Comandante – che calcoleremo e pubblicheremo a fine anno, ma possiamo confermare che negli ultimi mesi gli incidenti per eccesso di velocità sono calati. Allo stesso tempo abbiamo rilevato una maggiore educazione da parte di chi sta alla guida».

L’obiettivo era quello di ottenere un effetto dissuasivo e non principalmente punitivo: «Le sanzioni vengono date – spiega l’agente – ma il numero non è rilevante». Da sottolineare che il velo ok per funzionare ha bisogno della presenza dei vigili incaricati di attivare all’interno della scatola arancione le apparecchiature di rilevazione della velocità, ovvero gli “autovelox”. Il posizionamento ripetuto delle colonnine rende costante l’effetto dissuasivo lungo tutto il tratto di strada coperto per 24 ore (in quanto le cabine di notte sono illuminabili e fosforescenti) e l’effetto dissuasivo è continuo, motivo per cui le auto rallentano comunque.

«Di questi tempi nessuno rischia di prendere una multa, la crisi in questo senso mette in guardia gli automibilista», conferma ancora l’agente. Ad oggi le macchine rettangolari si trovano sul viale Boccaccio (dal viale Toscana fino alla rotonda del quartiere di Santa Croce) e sulla zona finale della via Magenta (verso Borsano) dove troneggia una fila di colonnine che spinge gli automobilisti a non oltrepassare il limite di 50 km/h. Ma ci saranno anche installazioni singole.

In fase di valutazione

Altri due Velo Ok sono in via Piombina, ai piedi del cavalcavia, in via Castellanza e in via Quintino Sella. In futuro l’idea è quella di installare nuove colonnine in viale Stelvio, arteria molto trafficata, e in prossimità dei 5 Ponti: «Sono delle ipotesi – fa sapere la polizia dal comando – sono tante le zone di passaggio. Il progetto è in fase di studio, il Comune dovrà poi stanziare i fondi necessari per attivare l’operazione».

«L’iniziativa – spiega con una nota Palazzo Gilardoni – risponde all’intento dell’Amministrazione di mettere in sicurezza la rete stradale cittadina mediante interventi migliorativi sulla segnaletica stradale verticale, orizzontale, luminosa e mediante l’utilizzo di elementi di segnaletica complementare, che possano prevenire situazioni a rischio di incidentalità, tra cui il mancato rispetto dei limiti di velocità». Con molta probabilità i nuovi velo ok saranno programmati nel nuovo Piano Urbano del Traffico che sarà approvato nei prossimi mesi.

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