Con la messa in latino “riapre” la chiesa di San Martino.
Dopo un paio d’anni, tornerà la messa settimanale nella piccola chiesa di fronte al tribunale di Varese. La particolarità è che, alle 18 di ogni domenica e nei giorni di precetto – esclusa l’estate – la celebrazione sarà in latino. L’indicazione è arrivata dal cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano.
L’edificio sacro è stato così messo a disposizione dei fedeli della zona pastorale di Varese che desiderano partecipare alle celebrazioni liturgiche in rito ambrosiano, secondo i testi vigenti prima del concilio Vaticano II.
«Non è una novità assoluta – ha spiegato don Giorgio Spada, della parrocchia di Sant’Ambrogio che ha officiato la prima messa – Si è fatta a Induno Olona per tre anni».
L’esigenza «è nata da un gruppo di una ventina di persone e, negli anni, si è costituita un’offerta di preghiera, secondo la spiritualità più tradizionale, ma sempre nei binari della chiesa. Segue l’indicazione data da Papa Benedetto XVI, durante il suo pontificato, e non è diversa, ma sempre nel percorso della chiesa universale».
Non si tratta di una messa privata, dunque, ma aperta a tutti, come dimostrato dalla chiesa piena di fedeli, non solo anziani, ma persone di tutte le età, anche ragazzi e adulti. «Siamo in tre sacerdoti destinati a questo servizio: io, don Piero Quattrini del Sacro Monte e don Enrico Carrettoni residente a Viggiù».
Quello che salta all’occhio, «per chi non ha mai seguito questo genere di celebrazione, è la lingua. Le letture sono in italiano, il resto in latino coi testi del messale, edito nel 1954, dal cardinale Arcivescovo di Milano Schuster». Le parti della messa restano uguali nel vecchio e nuovo messale, gli schemi sono identici. Rimane la caratteristica preconciliare della posizione del celebrante.
«La particolarità è che il sacerdote e nella stessa posizione dei fedeli e guarda verso l’altare».
Per don Giorgio il latino non è una novità. «Nella mia parrocchia di casa – spiega – c’era abitualmente in latino. Ora ho imparato anche la ritualità antica».
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